Crisi di Governo: alla ricerca di una Maggioranza per rinviare le elezioni. La retromarcia di Grillo per avvicinarsi al Pd

E adesso Beppe Grillo chieda scusa a Pier Luigi Bersani e a tutto il Pd per ciò che non ha voluto realizzare dopo il voto politico del 2013. Il Pd di Pier Luigi Bersani dato vincente alla vigilia di quella consultazione politica, non confermò la vittoria a urna svuotate. Insufficiente la percentuale dei voti per formare un Governo. Si rivolse ai grillini affinché sostenessero la nascita del Governo della svolta, come lo aveva chiamato Bersani, con punti in comune da inserire nell’agenda governativa. Era l’unico percorso per allontanare definitivamente dalla stanza dei bottoni il centrodestra che comprendeva la Lega Nord il cui loro slogan era: prima il Nord. Attraverso la diretta streaming, voluta dal M5s perché tutti vedessero come procedeva l’incontro, fu un vero show da parte dei Grillini nel dire No a Bersani e al suo Pd. Oggi le pari si sono ribaltate: Beppe Grillo chiede aiuto al Pd per la nascita di un Governo che allunghi i tempi del voto e metta all’angolo Salvini. La “paura politica” di tutto il M5s nell’andare al voto è palpabile dai sondaggi che di continuo vengono pubblicati. Chi perde deve avere il coraggio di ammetterlo e trovare un nuovo percorso politico. L’errore di Grillo del 2013 nel dire No a Bersani ha prodotto l’isolamento del M5s anche in occasione delle elezioni del 2018, pur avendo raggiunto in termini di voti più del 32%. Il contratto di Governo sottoscritto con la Lega è stato, alla luce dei risultati, un contratto firmato con il “diavolo” Salvini che nello spazio di 15 mesi si è impossessato “dell’anima” del M5s. Sbagliare in politica è all’ordine del giorno, ma è altrettanto possibile riparare. Beppe Grillo esca definitivamente allo scoperto e affermi che, in caso di elezioni anticipate, il M55 è pronto a correre insieme al Pd per dare vita ad un Governo di centrosinistra, indipendentemente da ciò che possa dire o pensare Calenda. Non esiste altra possibilità a favore del M5s di tornare al Governo e mettere in atto il programma diverso e distante da quello di Salvini.