Bolzano. Relazione agraria e forestale, focus sulla biodiversità

Presentando la Relazione agraria e forestale 2018,l’assessore competente, Arnold Schuler, ha menzionato l’imminente nuovo orientamento dell’agricoltura a livello provinciale che troverà espressione nel progetto Agricoltura 2020 – 2030. Queste trasformazioni trovano riscontro anche a livello europeo. “Nel 2020 terminano i programmi di sostegno ed è ora di porre le basi per la programmazione successiva sino al 2027 ed oltre”, ha detto Schuler. L’Unione Europea intende applicare i propri programmi a livello nazionale e non più regionale ed in questo senso, secondo l’assessore, “si teme vi possa essere un allungamento delle tempistiche e che si complichino gli iter burocratici. A questo scopo ci siamo messi in rete con altre Regioni per procedere assieme”. Tempesta Vaia L’evento di maggiore importanza che ha caratterizzato il 2018 è stata la tempesta Vaia che, in poche ore, ha devastato 1,5 milioni di metri cubi di legname. Secondo il direttore della Ripartizione foreste, Mario Broll, il lavoro che è stato portato avanti da parte di tutte le persone e gli enti coinvolti è stato “notevole” e, nel contempo, non ci si deve dimenticare che “l’ecosistema bosco in quel frangente ha svolto un ruolo fondamentale drenando una quantità enorme d’acqua”. Per quanto riguarda i sentieri interessati dalla tempesta, Broll ha sottolineato che “la prima preoccupazione è rappresentata dalla sicurezza: si stanno cercando delle soluzioni assieme alle associazioni turistiche per rendere praticabili nel più breve tempo possibile i percorsi escursionistici ancora chiusi”. Grandi predatori Nel corso del 2018 uno spazio notevole è stato dedicato anche alla tematica dei grandi predatori, in merito alla quale la Provincia di Bolzano ha preso posizione con una legge che di recente ha trovato l’approvazione anche della Corte Costituzionale. “Ora si tratta di dare seguito a quanto deciso elaborando un piano in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)”, ha detto Schuler. Biodiversità e cambiamento climatico Uno dei temi del futuro sarà la caratterizzazione dell’Alto Adige come un territorio che incentiva la biodiversità. Le Ripartizioni competenti sono già coinvolte nello sviluppo di progetti che vanno in questa direzione, mentre un altro argomento sul quale sarà necessario agire è quello del cambiamento climatico. A questo proposito è in fase di realizzazione il progetto pilota “ndice di siccità nel quale sono coinvolti Centro di Laimburg, Eurac research e Istituto scientifico Edmund Mach di S. Michele all’Adige. La Relazione agraria e forestale 2018 fornisce dati interessanti come, ad esempio, il numero dei capi di bestiame che trascorrono l’estate negli alpeggi (86.924 unità) ed i 15.442 chilometri di sentieri presenti in Alto Adige. Partner importanti dei settori agricoltura e foreste sono le Scuole di formazione ed il Centro di sperimentazione di Laimburg, rappresentate in conferenza stampa dai direttori Gustav Tschenett e Michael Oberhuber. L’attività dell’Agenzia demanio provinciale, di cui fanno parte anche i Giardini di Castel Trauttmansdorff, è stata invece illustrata dal responsabile Albert Wurzer.