Matteo Salvini spazzerà via il reddito di cittadinanza grillina

Con il nuovo Governo di Matteo Salvini l’economia ripartirà. Tra le prime misure la cancellazione delle formule elettorali assistenzialistiche grilline come il reddito di cittadinanza che “ha contribuito a far aumentare la mancanza di manodopera qualificata”. A sottolinearlo il leader della Lega e prossimo premier. “Non si possono garantire reddito di cittadinanza a tutti e salario minimo, prima bisogna dare lavoro, creare ricchezza, sennò cosa ridistribuisci?” ha osservato il Capitano. Il sussidio grillino è un flop e “una palla al piede”. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, spinge per la cancellazione del reddito grillino. “Salvini si è reso conto che in Italia flat tax e reddito di cittadinanza non sono compatibili”. Spazio ad un “un reddito di Inclusione” e alla creazione di “un’ISR (indicatore situazione reddituale)” per definire “i trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari” per i più bisognosi. La Lega non lascerà soli gli ultimi ma, invece, di “regalare” soldi, darà loro lavoro e riscatto sociale. Nel Decretone lo stanziamento per il reddito di cittadinanza per il 2019 è stato di 7,1 miliardi di euro e d 8 per il 2020. Ma nell’ultimo aggiornamento al Def il ministro dell’Economia, Giovanni Tria ha messo l’accento sulla minore spesa per il provvedimento, di fatto usando i risparmi come garanzia per tenere il deficit/Pil entro il 2,04. Soldi che dal fronte della Lega qualcuno vorrebbe usare per congelare l’aumento dell’Iva o per realizzare l’idea di abbassare di un altro anno l’età pensionistica: quel Quota 61 che però costa non meno di 11 miliardi di euro.