Addio al governo grillino: ma Di Maio e Conte vogliono rimanere a palazzo

Giuseppe Conte prova a rinviare la crisi di Governo. Non un “governo dei No”, non un “governo da spiaggia”. Il premier grillino annuncia che si presenterà in Parlamento, perché dovranno essere le Camere (Salvini non basta) a sfiduciarlo. Conte accusa il leader della Lega di avere deciso di interrompere l’esperienza gialloverde solo perché vuole “capitalizzare il suo consenso”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Luigi Di Maio. “Salvini mette i sondaggi davanti al Paese”. “Con le elezioni di ottobre ci sarà un governo che si insedierà a dicembre” e probabilmente “farà aumentare l’Iva” afferma il leader M5s che assicura. “Noi siamo pronti al voto”. Assicura “trasparenza e cambiamento fino all’ultimo giorno”. Al ministro dell’Interno dice che “non spetta a lui decidere i tempi della crisi”. La sfida a Salvini è presentarsi, da senatore, in Aula, a “spiegare”. Lì si farà “chiarezza” delle “responsabilità” perché non ci si potrà “nascondere dietro slogan mediatici”. È durissimo con il premier con il suo ex vice, quando dice che non permetterà più che il suo governo sia descritto come quello dei “no”. “Abbiamo sempre parlato poco e lavorato molto, non in spiaggia” aggiunge con riferimento alle immagini del Papeete Beach. Assicura che non permetterà di “sminuire la dedizione, la passione con cui gli altri ministri, tutti i vice ministri, tutti i sottosegretari hanno affrontato l’impegno di governo”.