Un grande amore

Un grande amore Di Vincenzo Calafiore 09 Agosto 2019 Udine “ … i dialoghi più belli io e te li abbiamo fatti con gli occhi. Noi con gli occhi ci siamo pure Amati e non ci siamo più…..” Vincenzo Calafiore Ci sono giorni in cui è difficile immaginare perfino la vita stessa, e sono quei giorni opachi, quelli che si vorrebbe al più presto dimenticare, addirittura sbarazzarsene; e invece rimangono lì come un peso addosso, tutto cambia. Pervade quella strana misura della distanza, il percepire l’assenza, la consapevolezza che la vita, quella vera sta da “A” a “ B “, un tratto breve, peraltro inconcludente se a mancare o a essere silenzio è proprio colei a cui vorresti andare. Penso che sia un filo invisibile a unirci. Qualcosa di magico, capace di creare un legame indivisibile anche dopo le peggiori solitudini, i peggiori silenzi tuoi, ci ritroveremo lì dove ci siamo amati e continueremo ad amarci. Tu, infondo, sarai sempre mia e io tuo, incondizionatamente. Nonostante tutto quel mare che si mette ogni giorno di mezzo. Nonostante gli altri sguardi che ti cercano, nonostante la distanza, la gelosia, nonostante le incomprensioni, nonostante tutto. Facciamola nostra ogni giorno la vita! Con l’appartenersi a vicenda. Amare è avere bisogno delle tue braccia che mi stringano quando mi sentirò debole. Del tuo modo di farmi ridere quando sarò solo nella distanza. Della tua positività quando andrò a pensare al peggio. Ho bisogno della tua risata, del tuo silenzio quando mi lasci parlare, ho bisogno di te, del tuo sostegno, e dei tuoi rimproveri ….. Facciamo sì che quello che c’è tra noi rimanga: Amore Se c’è una cosa che posso assicurarti è che i miei occhi non smetteranno mai di guardarti, ogni volta come se fosse la prima volta, la cosa più bella del mondo, la meraviglia del cielo. Sono tuo nella misura in cui tu sei mia. Ti appartengo nella misura in cui tu appartieni a me. Siamo l’uno il riflesso dell’altra, il completamento di un insieme. Qualcosa che trova il suo significato nella vicinanza e non nella distanza, lontananza. Vorrei averti qui adesso! Vorrei darti un bacio in questo riflesso di luna che sto guardando, vorrei insegnarti a galleggiare in un sogno tenendoti per le braccia e guardarti, con quel riflesso dietro il tuo viso, il mio sorriso che si accende mentre tu vai a fondo nel mio sogno, che non sei mai riuscita prima a galleggiare in un sogno. Vorrei quella tua risata che mi manca così tanto, che scopre i tuoi denti dritti, che brilla nei tuoi occhi. Vorrei qui adesso portarti al mare di notte senza luna piena come oggi, così potrò baciarti tanto senza che nessuno ci veda, stringerti a me, forte, solo quell’acqua a separarci, e ad unirci. Potrò sentire il tuo viso tra le mie mani, mentre le mie dita ti accarezzano lente, desiderarti, desiderarti come ogni volta che ti sfioro, in cui ti guardo, in cui mi prendi per mano e mi baci. Forse quando sarai qui, quando saremo insieme sotto questo cielo stellato, mi fermerò a guardare te, forse lì saprò dirti: Lo senti questo silenzio che pesa, che ci separa?