Post sisma Mantova: oltre 2 milioni per le chiese della diocesi

E’ stato siglato dal Commissario delegato per il sisma, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, e don Libero Zilia, Vicario generale della diocesi di di Mantova, l’addendum al Protocollo d’intesa del 17 novembre 2015 per l’emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012. Il documento recepisce le richieste di finanziamento da parte del territorio rimaste escluse dall’Ordinanza 440 del 31 ottobre 2018. LAVORI REALIZZATI NEL RISPETTO DEI TEMPI – “Sono molto contento di ascoltare dai sindaci e dai rappresentanti dei territori che molti degli interventi di ricostruzione sono stati realizzati nel rispetto dei tempi con la piena collaborazione delle istituzioni” ha detto il presidente intervenendo alla cerimonia della firma dell’addendum del protocollo d’intesa. COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI – “Regione Lombardia funziona bene anche per questo – ha proseguito – noi non abbiamo paura di affrontare i problemi e riusciamo a buttare sempre il cuore oltre l’ostacolo. Quando c’è da darsi una mano, siamo pronti e disponibili a offrire il sostegno e il supporto a chi chiede aiuto, si collabora e le istituzioni vengono sempre prima delle appartenenze politiche. Non si guarda alle distinzioni politiche ma solo al bene dei cittadini. E questo si è verificato anche qui, nel Mantovano”. A proposito del ritrovamento di resti di precedenti chiese rinvenuti nel corso dei lavori per la ricostruzione della chiesa di Pegognaga, il presidente Fontana ha commentato: “Mi rendo conto che può essere interpretata come una difficoltà ma mi fa piacere che questo rinvenimento consenta di rivisitare la storia di questo borgo che ha origini lontane”. “Il luogo di culto – ha rimarcato il presidente Fontana – è da sempre un punto di riferimento perle nostre genti, senza il quale ci sentiamo un po’ persi. E’ un luogo che contraddistingue il nostro quotidiano “. I DANNI DEL SISMA ALLE CHIESE – Sono state 129 su 302, pari al 42%, le chiese lesionate dal sisma del 2012. Il Protocollo d’Intesa tra Regione Lombardia e Diocesi di Mantova del 17 novembre 2015 è stato il primo atto utile per tutte le parrocchie mantovane. Molti cantieri sono terminati e, a oggi, hanno riaperto 121 delle 129 chiese, le altre 8 vedono cantieri in 4. I cantieri delle chiese sono visibili anche in webcam. Per il vicario generale della Diocesi, don Libero Zilia, importante è stato il costante confronto con i consiglieri regionali delegati Paola Bulbarelli, Anna Lisa Baroni e Alessandra Cappellari. Una collaborazione proficua grazie alla costante azione di confronto e contatto con la struttura commissariale guidata da Roberto Cerretti. L’estensione del Protocollo ha permesso, quindi, di ridurre i debiti di molte parrocchie e e riaprire gli edifici già dal 2013-2014. Le risorse destinate dall’addendum aiuteranno a realizzare la nuova chiesa di Pegognaga e a intervenire per ricostruire il campanile di Bondanello. GLI INTERVENTI FINANZIABILI – Nel concreto, i quattro interventi esclusi diventano ora finanziabili. Si tratta di: parrocchia di Quistello 180.000 euro per la chiesa di San Rocco; parrocchia di Pegognaga 3.490.000 euro per San Lorenzo diacono e martire; parrocchia di Suzzara 304.383,77 euro per la chiesa di San Leone Magno papa in Sailetto; parrocchia di Sermide 116.940,44 euro per la chiesa dell’Esaltazione della Santa Croce. Inseriti anche gli interventi per chiesa e campanile Immacolata concezione della Beata Vergine Maria a Galvagnina di Pegognaga per una spesa prevista di 239.000 euro. INTEGRAZIONE DEL FINANZIAMENTO – L’addendum recepisce la necessità di integrare la quota parte a carico del Commissario delegato con Ordinanza 411 dell’1 agosto 2018, pari a 5 milioni, con una disponibilità di 2.164.394,46 euro. Analogamente è previsto che proceda la Diocesi di Mantova. EVIDENZA PUBBLICA – Per gli interventi superiori a 1 milione di euro e con più del 50% di contributo pubblico la Diocesi di Mantova sarà tenuta ad adottare procedure a evidenza pubblica. RENDICONTAZIONE – L’addendum prevede che “nella predisposizione delle rendicontazioni intermedia e finale di tutti gli interventi da presentare alla struttura commissariale, pertanto sia degli interventi finanziati dalla Diocesi e dalle parrocchie, sia degli interventi cofinanziati con contributi pubblici, la Diocesi si atterrà alle disposizioni riportate nel Decreto del soggetto attuatore del 17 marzo 2016 numero 47 e successive modifiche”. Sulle rendicontazioni relative a interventi realizzati con fondi totalmente a carico della Diocesi, la Struttura commissariale condurrà un’istruttoria che sarà conclusa con l’adozione di uno specifico Decreto.