Milano testa le soluzioni finanziate dal progetto Synchronicity

Milano è tra le otto città partner del progetto Synchronicity che ha finanziato il test di soluzioni innovative abilitate dall’Internet delle cose e dall’Intelligenza artificiale. Il progetto si basa su minimi meccanismi di standardizzazione dei dati e di interoperabilità che consentono di condividere servizi digitali, abbassando i costi e contribuendo al miglioramento della qualità della vita dei cittadini in un’ottica di collaborazione e riuso. A partire da marzo fino a fine anno Milano, insieme alle altre città europee scelte per i test, sperimenta quattro soluzioni che affrontano le sfide dell’inclusione sociale, del risparmio energetico e della mobilità sostenibile. Si va dalla chatbot, un assistente virtuale che indirizza il cittadino tramite il proprio smartphone verso i servizi online del Comune, dalla richiesta dell’appuntamento per la carta d’identità, al pagamento online della Tari e delle multe, ma anche a prenotare il posto in fila a distanza per evitare di fare la coda agli sportelli dell’Anagrafe. Si passa al tema del risparmio energetico con il sensore in grado di rilevare i consumi di ogni singola apparecchiatura elettrica in un intero edificio, applicato all’edificio della Ragioneria comunale in piazza della Scala. Si testa inoltre un sistema di crowdmapping che fornirà informazioni sull’accessibilità per persone con disabilità motoria di percorsi urbani e fermate del trasporto pubblico. Infine, si sperimenta un localizzatore degli itinerari delle biciclette per comprendere le linee di desiderio dei ciclisti e migliorare le infrastrutture, testato sulle bici del BikeMi. I test finanziati dal progetto Synchroncity hanno riunito diversi soggetti interni ma anche esterni al Comune come AMAT, Ledha Milano, ATM, Clear Channel, consentendo di valorizzare i propri dati, raccoglierne di nuovi e valutare possibili innovative strade per affrontare le sfide della smart city in ottica di collaborazione tra le diverse città europee.