Emigrati dal Sud verso il Nord e altri Paesi, nessun provvedimento da parte del Governo per ridurre o eliminare il fenomeno
Il fenomeno dell’emigrazione dal Sud verso il Nord non è recente, già negli anni sessanta era ampiamente diffusa la convinzione che bisognava andare via dal mezzogiorno, in particolare dalla Calabria, per una nuova e migliore esistenza. Lo facevano intere famiglie di agricoltori che abbandonavano la terra, non di loro proprietà, per un lavoro in una delle tante fabbriche del Nord. Il disagio che questi cittadini del Sud dovevano sopportare in una Città del Nord per quanto concerneva l’abitazione ed altro, è ancora oggi presente nella mente di tutti i meridionali: “non si fittano case ai meridionali”. Da allora nulla è cambiato a proposito dei flussi emigratori dal Sud verso il Nord. È cambiato, invece, la qualità degli emigrati: non più contadini ma giovani laureati alla ricerca di un lavoro. Gli ultimi dati Svimez, direttore Luca Bianchi, affermano di un’emigrazione dal Sud verso il Nord di oltre due milioni di cittadini, la Calabria è la Regione con più emigrati giovani. Tanti cervelli che si formano all’Unical a beneficio di altre Regioni e Paesi. In questi giorni il dibattito politico tra il M5s e la Lega è abbastanza rovente per la Riforma della Giustizia, il Tav, la chiusura dei porti per bloccare l’arrivo degli immigrati. Ed a tal proposito, tutti a menare il can per l’aia. Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, all’arrivo di ogni piccola imbarcazione annuncia la solita: “i porti in Italia sono chiusi e nessun immigrato sbarcherà sul nostro suolo”. Poi continua: “Questa gente va aiutata in casa loro”. Forse siamo distratti e non abbiamo ascoltato, ma a proposito degli emigrati meridionali che di continuo lasciano il Sud per il Nord, quale iniziativa da parte dell’attuale Governo Giallo/Verde perché il fenomeno della fuga di giovani laureati s’interrompa, o quantomeno si riduca? Cosa dice a proposito degli emigrati il Ministro Salvini che non smette mai di affermare: “Mi pagano per risolvere i problema degli Italiani”. Ma quali Italiani vengono prima? Il Meridione, la Calabria in particolare, paga un prezzo altissimo all’indifferenza dell’attuale Governo a proposito di nuovi investimenti in ogni settore. Il Tav sta rappresentando la “mela avvelenata” per il M5s ma non si parla della famosa SS 106 detta della morte. La tratta Ionica non è interessata ai treni a lunga percorrenza, nessun segnale di opere pubbliche in generale nel meridione nonostante l’approvazione dello sblocco cantieri. Però nel Meridione esistono le migliori Università che ogni anno sfornano fiori di laureati pronti per essere assorbiti dalle realtà lavorative del Nord e di altri Paesi dell’Europa.