Sull’autonomia il Governo può cadere

I nodi vengono al pettine. La strana alleanza grillo leghista non funziona: due visioni opposte, inconciliabili. Da un lato il partito del fare, dall’altro il movimento dei “no”. Matteo Salvini per la crescita e il benessere degli italiani, Luigi Di Maio fautore della decrescita felice. Il nuovo scontro che rischia davvero di fare cadere il Governo si consuma sul tema dell’autonomia. “Stiamo scrivendo una nuova autonomia, un’autonomia migliore. Le risorse devono essere ripartite equamente in tutta Italia”. E’ il proclama del grillino Luigi Di Maio. Repubblica riferisce come il vice premier abbia anche rivendicato il ruolo svolto dal M5S riguardo questo tema. “Per come era stata progettata, questa autonomia andava a discapito non solo delle regioni del Sud, ma anche del centro. L’esempio è la scuola. Grazie al M5S si è scongiurato il problema dei docenti su base regionale”. “Credo che l’autonomia si debba fare, ma senza danneggiare altre regioni. Perché l’autonomia sarà fatta, ma nessuno può permettersi di indebolire l’Italia: indebolire il centro-sud significherebbe fare un danno a tutta l’Italia. Anche no”. Non si è fatta attendere la replica del ministro agli Affari regionali, Erika Stefani. “Non capisco di quale nuovo testo sulle autonomie parli il capo del M5S”. “Dopo un anno di discussioni mi auguro che nessuno voglia rimangiarsi slealmente la parola e l’impegno, di cui il presidente Conte è garante. Sembra che qualcuno abbia deciso di proteggere una certa cattiva politica deleteria per il Sud”. Sulla stessa linea anche i governatori del Nord. Come il presidente del Veneto, Luca Zaia, che ad Affaritaliani.it avrebbe detto: “A Di Maio rispondo così: sono i suoi no che danneggiano il Sud”.