Teologia del dominio di J. L. Bryan

Teologia del dominio di J. L. Bryan è un agghiacciante distopico che racconta la vita in America nel 2037, un futuro ormai dietro l’angolo che vedrà l’inasprimento della già insensata intolleranza verso il diverso che caratterizza i nostri giorni. Una nazione riorganizzata che ha ormai preso le redini del mondo, e che semina bugie in patria e sangue oltre i suoi confini. Che ha deciso di controllare capillarmente il suo popolo per evitare il dissenso, sottoponendolo a pesanti condizionamenti affinché possa accettare e glorificare le sue guerre “necessarie” per mantenere la pace. Una contraddizione in termini che sconvolge a livello inconscio le certezze del protagonista Daniel Ruppert il quale, giorno dopo giorno, prende sempre più coscienza del grande inganno in cui è immerso. Daniel è un mezzobusto, colui che ogni sera racconta false notizie rassicuranti al popolo americano. Ma sono diventate troppe le incoerenze che lo disturbano, ed è ormai incolmabile il “divario tra mondo reale e quello fittizio, confezionato ad arte per l’audience”, e il suo essere uno strumento passivo della propaganda comincia a minare il suo spirito patriottico, inculcato in anni di sottili manipolazioni. Il risveglio di Daniel è brusco: “aveva trascorso la maggior parte della vita come un sonnambulo stordito”; si rende conto di aver vissuto nella finzione un’esistenza all’apparenza sicura e comoda, ma che presto si rivela insostenibile. Grazie alle parole e al coraggioso sacrificio del collega Sullivan Stone, Daniel inizierà un viaggio verso la verità che lo porterà a scoprire un complotto governativo di portata mondiale. Si troverà a combattere ad armi impari con un regime totalitario che controlla non solo l’informazione, ma anche l’educazione, l’economia, le relazioni individuali e soprattutto la religione. Anzi, che proprio nella religione ha trovato il suo fondamento e la sua legittimazione: è infatti nella Chiesa Dominionista che il presidente americano Winthrop trova appoggio per la sua campagna di condizionamento del singolo, al quale si raccontano bugie per giustificare le sanguinose azioni di guerra contro gli infedeli all’estero, e le violente rappresaglie del Dipartimento del Terrore contro i “non integrati” in patria. Teologia del dominio racconta di un mondo alterato e corrotto, che sembra in apparenza lontano da noi, ma che potrebbe essere l’evoluzione (o meglio l’involuzione) della nostra realtà, sempre più proiettata alla chiusura dei confini, all’intransigenza e al fanatismo. E risuonano sempre più forti le parole di Daniel Ruppert, che ci invitano a riflettere anche sulla nostra condizione: “Ma deve esistere un altro modo di vivere. E non è forse nostro compito capire qual è?”. J.L. Bryan (Atlanta, 1978) ha studiato letteratura inglese a Oxford e all’Università della Georgia, con una specializzazione sul Rinascimento inglese e sulla letteratura del Romanticismo. Ha studiato inoltre sceneggiatura all’Università della California di Los Angeles. Nei suoi romanzi si diverte a mescolare paranormale, horror e fantascienza, trovando soluzioni narrative sempre nuove. Tra i suoi romanzi: The Unseen (2013), Inferno Park (2014), Helix (2009) e le serie The Paranormals e Ellie Jordan, The Ghost Trapper. Teologia del dominio (titolo originale Dominion) viene tradotto e pubblicato in Italia dalla casa editrice Urban Apnea Edizioni. Urban Apnea Edizioni è una casa editrice attiva dal 2015 che si occupa soprattutto di narrativa breve, straniera e italiana, contemporanea e classica, ma anche di critica musicale e di design giovanile, con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie digitali.