L’italiano David Sassoli eletto presidente del Parlamento europeo

Un grande giorno per l’Italia. Al secondo scrutinio il dem David Sassoli, candidato ufficiale dei Socialisti e democratici sostenuto anche dal Ppe, è stato eletto presidente del Parlamento europeo nel corso della seduta plenaria a Strasburgo con 345 voti. La sua elezione è stata annunciata a Montecitorio dal deputato dem Emanuele Fiano ed è stata accolta con un lungo applauso dell’Aula. Alla prima tornata aveva mancato l’elezione per soli 7 voti, fermandosi a 325 preferenze contro le 332 previste per ottenere la maggioranza assoluta. Solo il Pd, tra i partiti italiani, ha votato Sassoli. Forza Italia si è astenuta. La Lega e Fdi hanno votato per Jan Zahradil (Conservatori Ecr). I grillini invece hanno lasciato libertà di coscienza. Il leader leghista Matteo Salvini ha commentato con disappunto la sua nomina a presidente. “Un parlamentare del Pd, pensate un pò, un ex giornalista della Rai, magari con ancora il contratto della Rai, che fa il presidente del parlamento europeo per la sinistra, per il Pd. Bello, rispettoso degli italiani e degli europei che hanno votato. A presiedere il Parlamento uno di sinistra, magari anche coi voti di qualcuno del centrodestra, anzi sicuramente sì, visti i numeri. Ma della Lega no sicuramente”. Esultanza invece nelle parole del segretario del Pd Nicola Zingaretti, che su Twitter ha scritto. Nel suo primo discorso da presidente, Sassoli ha sottolineato la necessità di rivedere gli accordi di Dublino sui flussi migratori: “Signori del Consiglio Europeo, questo Parlamento crede che sia arrivato il momento di discutere la riforma del Regolamento di Dublino che quest’Aula, a stragrande maggioranza, ha proposto nella scorsa legislatura”. Ha poi ribadito l’importanza dell’istituzione comunitaria: “L’Unione europea non è un incidente della Storia, siamo i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia”. Dopo l’accordo concluso dai leader dei 28 a Bruxelles sui vertici dell’Ue, questa mattina i deputati europei eletti il 26 maggio – che si sono insediati ieri dopo una breve sessione inauguale a Strasburgo – hanno completato dunque il puzzle delle nomine, eleggendo il presidente dell’Europarlamento. La seduta si è aperta alle 9 e il voto era a scrutinio segreto per scegliere il successore del forzista Antonio Tajani (Ppe), per un mandato rinnovabile di due anni e mezzo. Nella notte i socialdemocratici hanno presentato come loro candidato ufficiale per l’appunto Sassoli, deputato europeo da 10 anni, non senza avere prima biasimato l’accordo “profondamente deludente”, secondo loro, trovato ieri al vertice di Bruxelles dopo la bocciatura del leader socialista olandese Frans Timmermans.