L’invecchiamento attivo e la pastorizia all’attenzione del Comitato delle Regioni europee

Cosa significa invecchiare attivamente se non poter contribuire pienamente, anche in età avanzata, allo sviluppo sociale? Quali sono le politiche socio-sanitarie che possono contribuire a raggiungere questo traguardo in un mondo in cui, nel giro di qualche anno, gli over 60 passeranno da 900 milioni a 2 miliardi? Se ne è dibattuto in sede di Commissione Risorse Naturali (NAT), presso il Comitato delle Regioni, alla presenza del Consigliere regionale e membro del Comitato Pierluigi Marquis. Intervenuto nel dibattito, il Consigliere ha sottolineato l’importanza di lavorare in sinergia, nell’ambito della Strategia Europea per la Regione alpina (EUSALP), per garantire l’efficace erogazione di servizi socio-sanitari anche sul territorio montano, in accordo con l’approccio agli Smart Villages della Commissione europea. A questo fine – ha continuato Marquis – sarà in particolar modo necessario assicurare una transizione efficace dall’erogazione tradizionale dei servizi a quella digitale, intervenendo con politiche adeguate per dare agli utenti le competenze e l’aiuto necessari per utilizzare con tranquillità le nuove tecnologie. Nella stessa seduta, la Commissione NAT ha, inoltre, trattato l’argomento della pastorizia, anche questo un tema cruciale per la Valle d’Aosta, che a breve entrerà nel vivo, assieme alle altre istituzioni italiane e europee, dei lavori di preparazione del futuro Piano di Sviluppo Rurale 2021-2027. A questo riguardo, il Consigliere regionale sottolinea l’importanza di impegnarsi nel dibattito, a tutti i livelli, soprattutto per semplificare le attuali procedure di richiesta dei contributi, oggi eccessivamente complesse per le piccole aziende.