Milano. Controlli sullo stoccaggio illecito di rifiuti: quattro denunce e un capannone sequestrato

Il Comune di Milano si è costituito parte civile nel processo per l’incendio doloso di via Chiasserini dell’ottobre scorso, che vede complessivamente tredici persone imputate per la gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti speciali conferiti all’interno dell’azienda in zona Bovisasca e poi bruciati. “Un atto necessario – lo ha definito l’assessore all’Ambiente Marco Granelli -. A nome di tutti i cittadini il Comune vuole essere parte di questo processo. Quello di via Chiasserini è stato un episodio che ha preoccupato tutta la città e sul quale bisogna fare chiarezza”. Nel frattempo non vengono meno i controlli svolti dal Nucleo Ambiente della Polizia Locale. Gli agenti hanno provveduto a denunciare quattro persone per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, con l’aggravante del concorso, e a mettere sotto sequestro un magazzino utilizzato come deposito. In questo caso la segnalazione era arrivata da alcuni cittadini che hanno contattato la Polizia Locale perché avevano notato che in un capannone in via Val Gardena veniva spesso scaricata molta merce. Dopo alcuni appostamenti, gli agenti del Nucleo Ambiente hanno fermato quattro uomini bordo di un autocarro pronti a scaricare nel magazzino rifiuti speciali miscelati tra loro, come legno, ferro e altre macerie provenienti da lavori edili. Un successivo controllo all’interno del capannone di circa 150 metri quadrati ha dato risultati positivi: sono stati trovati rifiuti di vario genere come materiale edile, materiale isolante, elettrodomestici, legno, plastica e copertoni, oltre a rifiuti pericolosi costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, batterie al piombo e tubi al neon. All’esterno dello stabile, in un’area di circa 40 metri quadrati sono stato trovati circa dieci metri cubi di liquidi alimentari, in particolare bottiglie di plastica e lattine di comuni bibite, oltre a copertoni e ad una copertura in cemento amianto di circa due metri quadrati. II capannone, in accordo con il pubblico ministero, è stato posto sotto sequestro e i quattro uomini sono stati denunciati: un egiziano di 56 anni e un moldavo di 53 anni, il primo alla guida del furgone e il secondo in possesso della chiavi del capannone, sono stati denunciati per aver trasporto rifiuti speciali e per aver costituito e gestito una discarica di ingenti quantità di rifiuti speciali pericolosi e non. Gli altri due, un italiano e un moldavo, sono stati denunciati per aver raccolto e contribuito al trasporto illecito di rifiuti. Anche il veicolo, un Ford Transit non idoneo al trasporto di rifiuti, perché privo di autorizzazione e senza prescritto formulario di identificazione necessario per accompagnare rifiuti, è stato posto sotto sequestro. “I controlli del Nucleo Ambientale della Polizia Locale – ha concluso la vicesindaco Anna Scavuzzo – continuano per verificare che le regole siano rispettate come deve essere rispettato l’ambiente. In questo caso ringraziamo i cittadini che ci hanno segnalato dei possibili illeciti, perché attraverso l’attività di indagine si è potuti intervenire per sequestrare il magazzino pieno di rifiuti non correttamente smaltiti e denunciare i responsabili”.