Banano giapponese: quando e come coltivarlo

Il banano giapponese, nonostante le caratteristiche che presenta, può essere coltivato anche in Italia, in particolar modo nel Sud. Per chi non abita nel Meridione, sarà difficile vedere i frutti che produce la pianta e dunque dovrà accontentarsi semplicemente dell’albero a scopo ornamentale. Se l’intento è quello di voler coltivare delle piante ornamentali in giardino sul blog di Tiziano Codiferro, il master gardener per eccellenza, si potrà trovare ogni sorta di informazione e suggerimento utile, stessa cosa dicasi, per le piante esotiche sempre più apprezzate nel nostro Belpaese, come il banano giapponese.

Banano giapponese caratteristiche

Il banano giapponese è una pianta che fa parte della famiglia Musa, quella delle classiche banane, per intenderci. Raggiunge un’altezza di 2 o 2,5 metri e le foglie crescono fino a 2 metri di lunghezza e 70 cm di larghezza. Produce fiori sia maschili che femminili, ma in entrambi i casi il colore prodotto è sempre lo stesso. Da sottolineare che la fioritura avviene nei mesi estivi.

Il banano giapponese la coltivazione

Per quanto riguarda la coltivazione del banano giapponese, può avvenire in vaso o in giardino.

Coltivazione in vaso

Il banano giapponese è un pianta che necessita di molte attenzioni, per cui, chi vuole eseguire la coltivazione in vaso è necessario che stia attento ad alcuni piccoli accorgimenti. Non bisogna utilizzare un vaso piccolo, ma uno dalle dimensioni piuttosto grandi, almeno mezzo metro e poi porre particolare attenzione anche alla pacciamatura. Il banano giapponese sopporta molto bene le temperature rigide, ma occorre mettere in atto alcune strategie altrimenti la pianta morirà dopo poco tempo. Come accennato in precedenza, la pacciamatura ha la sua importanza. Si tratta di una tecnica che va eseguita in autunno per proteggere le radici dal gelo e in estate per mantenere l’umidità del suolo. Ma ci si avvale di questo metodo anche per evitare l’insorgenza di erbe infestanti attorno al vegetale. Per eseguirla basta coprire la base del banano con erbe, foglie, o è possibile in alternativa utilizzare altro materiale come le cortecce o i trucioli di legno.

Coltivazione in giardino

Il banano giapponese piantato in giardino conferisce un aspetto ornamentale molto soddisfacente grazie alle sue lunghe foglie e ai suoi grandi fiori. Naturalmente questo risultato si ottiene laddove le temperature sono piuttosto favorevoli come il Sud Italia. Chi abita al centro o al nord dovrà rinunciare ai fiori perché questa pianta non è in grado di produrli per via del clima, come accennato in precedenza. Ritornando alla coltivazione in giardino dunque, il banano giapponese necessita di un terreno caldo e ben drenato. Non sopporta i ristagni idrici, per cui è doveroso a tal riguardo procedere con una piccola modifica al terreno aggiungendo del materiale drenante o semplicemente della sabbia. Per stimolare il banano giapponese a produrre nuove foglie, eliminare quelle rovinate dalle intemperie o da altre cause. Molto importante è la concimazione di questa pianta . Per rendere il vegetale forte e robusto occorre prediligere un concime ricco di azoto e potassio da aggiungerlo in primavera oppure in estate. Se lo scopo invece è puramente ornamentale, allora occorrerà procedere con la concimazione a fine primavera e a fine estate.

Qual è il periodo migliore per piantare il banano giapponese?

Il periodo migliore per piantare il banano giapponese va da aprile a giugno a seconda della collocazione geografica. Per ottenere degli ottimi risultati procedere in questo modo: scavare un’ampia buca e porre sul fondo un materiale drenante, stendere poi un telo di tessuto in modo tale da isolare la parte del substrato, dopodiché inserire la pianta e riempirla con il 25% di terra da giardino, il 25% di terriccio universale, il 25% di compost e il 25% di sabbia grossolana.