Matteo Salvini: pace fiscale anche per le cassette di sicurezza

Le proposte di Matteo Salvini piacciono agli italiani ad iniziare dalla pace. Gli italiani il 30 aprile avevano presentato oltre 1,7 milioni di domande per aderire. Rottamazione ter e “saldo e stralcio” (dei quali è stato fissato il nuovo termine al 31 luglio) hanno fatto registrare numeri record “rispetto ai precedenti”, con 12,9 milioni di cartelle rottamate pari a 38,2 miliardi di euro. Sono i dati comunicati in audizione alla Camera dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore. I 38 miliardi, precisa Maggiore in audizione in commissione al Senato, sono il valore di carico complessivo mentre è di 21,1 miliardi la base effettivamente riscuotibile dalla rottamazione ter. Quanto al “saldo e stralcio”, si calcola un importo pari a 6,5 miliardi.

Pace fiscale anche per cassette di sicurezza

Nel frattempo il leader della Lega apre un altro fronte, rilanciando la tassa sulle cassette di sicurezza.”Non parlo di soldi all’estero – ha spiegato il ministro dell’Interno -, se qualcuno ce li ha portati sono affari suoi, ma mi dicono che ci sono centinaia di miliardi in cassette di sicurezza, fermi. Potremmo metterli in circuito per gli investimenti. Si potrebbe far pagare un’imposta e ridare il diritto di utilizzarli”. “Dopo Equitalia – ha poi aggiunto Salvini -, serve una pace fiscale per far emergere il denaro contante depositato nelle cassette di sicurezza, fermo. Con una nuova pace fiscale daremmo il diritto di utilizzarli, e lo Stato incasserebbe miliardi da reinvestire per la crescita”.

I numeri della pace fiscale

I 21,1 miliardi della rottamazione “ter” e i 6,5 miliardi del “saldo e stralcio” costituiscono “la base di riferimento per determinare, in relazione all’effettivo adempimento delle istanze presentate dai contribuenti, il gettito che deriverà dalla definizione agevolata”, ha sottolineato Maggiore in commissione al Senato. In particolare, tra gli 1,7 milioni di richieste, 332mila sono relative all’istituto del “saldo e stralcio” e circa 1,4 milioni alla definizione agevolata. “Complessivamente – ha spiegato il direttore delle Entrate – le domande pervenute sono riferibili a una platea di circa 1,5 milioni di contribuenti”. La regione dalla quale sono arrivate più istanze è il Lazio con 271.797 domande, seguita dalla Campania con 235.357, e dalla Lombardia con 226.421 richieste.

Riapertura della rottamazione: domande fino al 31 luglio

Nel frattempo è arrivato il via libera delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera all’emendamento della Lega che riapre i termini della rottamazione delle cartelle. La riapertura rispetto alla scadenza del 30 aprile prevede che il debitore entro il 31 luglio dichiari la propria volontà, con le modalità già previste per la rottamazione-ter, di voler aderire optando per il pagamento in un’unica soluzione al 30 novembre, cioè in massimo 17 rate, la prima delle quali sempre al 30 novembre. Riaperti anche i termini per il “saldo e stralcio”.