Torino. I cadaveri nel Po salgono a due: ripescato l’amico di Ramsey Alrae Keiron

Cosa è successo? Il mistero si infittisce. I cadaveri trovati nel Po salgono a due. Dopo Ramsey Alrae Keiron, 29 anni, delle Bahamas con permesso di soggiorno per motivi diplomatici rilasciato dall’Austria, è stato ripescato anche il corpo di un suo amico di 28 anni, anche lui delle Bahamas, di cui da giorni non si avevano notizie e per il quale era stata presentata denuncia di scomparsa. Il secondo corpo è stato trovato morto mercoledì mattina. La polizia, che ha recuperato il cadavere nel fiume Po all’altezza di piazza Chiaves, indaga per stabilire come siano morti e in quali circostanze e ha isolato la zona per effettuare i primi accertamenti. I due si erano dati appuntamento a Torino, dove sarebbero arrivati il 28 maggio. In città hanno alloggiato in un B&B ma non è ancora chiaro quale fosse il motivo dell’incontro. Sul corpo di Ramsey non sono stati riscontrati segni di violenza, a parte una ferita alla testa compatibile con una caduta. Il suo cadavere era stato ripescato martedì tra il ponte Balbis e il ponte Isabella. Ad infittire il giallo quel permesso di soggiorno per motivi diplomatici. Ramsey era studente all’accademia diplomatica di Vienna e consulente del ministero degli Esteri delle Bahamas, come lui stesso spiega in un video pubblicato su Youtube lo scorso 6 marzo. Il cadavere di Ramsey, secondo una prima analisi effettuata dal medico legale, non presenterebbe segni evidenti di violenza. Il corpo sarebbe rimasto in acqua per due giorni, forse anche tre. È stato un passante a notarlo galleggiare sul fiume e a dare l’allarme. Il giovane era a Torino per una conferenza sulle relazioni diplomatiche all’Ilo (Centro di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro), che ha sede proprio sul Po, tra il parco del Valentino e le Vallere. Ramsey avrebbe dovuto incontrarsi in città con un suo amico d’infanzia, un connazionale residente in Canada che aveva intrapreso la sua stessa carriera. Entrambi avrebbero dovuto, terminato il soggiorno a Torino, raggiungere Vienna, forse per sostenere un esame, il passaggio finale per raggiungere lo status di membro di un ufficio consolare. Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che Ramsey era scomparso dagli USA il primo giugno. È possibile che il giorno della misteriosa sparizione il ventenne fosse già a Torino. Anche perché qui, secondo quanto emergerebbe dalle prime informazioni raccolte dalla polizia, Ramsey avrebbe incontrato l’amico (forse prima di quella data) e con lui ha trascorso del tempo. I due amici avrebbero anche dormito nello stesso hotel, almeno per una notte. Ma le chiavi della stanza non sarebbero mai state riconsegnate al gestore della locanda. Che fine hanno fatto i due giovani, dopo avere lasciato la camera d’hotel? C’è qualcuno che li ha visti, prima dello scorso fine settimana? Secondo il medico legale la morte di Ramsey non dovrebbe essere frutto di una violenza inflitta da qualcun altro. Ma è solo una prima valutazione. Gli inquirenti attendono l’esito dell’autopsia prima di sbilanciarsi.