I funghi medicinali sempre più impiegati in Italia

C’è sempre maggiore impiego dei funghi medicinali in Italia. Gli italiani si affidano a metodi naturali per la propria salute ed il benessere. Lo testimonia l’interesse verso la micoterapia e i funghi medicinali, così come rileva Freeland, la prima azienda in Italia ad occuparsi di funghi terapici e informazione.

Cos’è il Cordyceps sinensis

L’habitat naturale è la montagna del Tibet, tra i 4.000 e 6.500 metri d’altezza. Il Cordyceps sinensis si trova nei terreni dell’Himalaya e di altre elevate catene montuose della Cina, del Tibet e del Nepal. Il micelio è racchiuso nella larva mummificata di un lepidottero, da cui il fungo germina. In Cina è ritenuto il tesoro medicinale nazionale, un tonico prezioso e sacro. Esso aumenta energia e vitalità. Il Cordyceps sinensis è noto anche come fungo bruco o DongChongXiaCao che in lingua italiana si traduce pianta d’estate, insetto d’inverno. E’ uno dei rimedi più considerati in MTC. Cordyceps deriva dal latino cord pianta e ceps testa. L’unione di parole descrive la forma di questo fungo che si estende dalla cassa mummificata di una larva di insetto, generalmente Hepialis armoricanus. Quando si parla del Cordyceps come fungo medicinale, si fa riferimento alla varietà sinensis. Tuttavia ci sono diverse specie che appartengono a questo genere. In occidente questo fungo è conosciuto solo da 2 decenni. Sono stati effettuati numerosi studi scientifici per tentare di validare ciò che i terapeuti cinesi avevano notato da secoli. In Europa è vietata l’importazione del Cordyceps in quanto specie in via di estinzione. Tuttavia – si legge su portale di Freeland – “si è trovato il modo di coltivare il Cordyceps in laboratorio in colture controllate riducendo in questo modo i costi e permettendo l’utilizzo di questo rimedio in tutto il mondo”.

I funghi medicinali: gli effetti benefici

Secondo la tradizione orientale questo è il fungo della potenza. Infatti conferisce vigore, resistenza e forza di volontà. Il Cordyceps aiuta a rigenerare l’organismo dopo malattie debilitanti. Apporta energia a corpo e mente. È usato per migliorare la circolazione e per il tropismo di: polmoni, cuore, reni e fegato. Aumenta la vitalità in generale, accresce la longevità e migliora la vigoria sessuale. Si comporta come un agente di riequilibrio in quanto normalizza gli aspetti yin e yang di molti processi fisiologici. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese è un tonico dei “reni”, in pratica del sistema organico funzionale che immagazzina l’energia vitale e regola la riproduzione e la potenza sessuale. L’orario di funzionamento del rene, secondo l’antica tradizione cinese, va dalle 17 alle 19, quindi il Cordyceps andrebbe assunto in questi orari con una bevanda calda, ad esempio thè verde. Tra il XV e XVII secolo studiosi tibetani hanno descritto dettagliatamente il Cordyceps come rimedio anti invecchiamento.

Cosa contiene il Cordyceps

Ha grande variabilità di sostanze biologicamente attive ritenute importanti dal punto di vista nutrizionale. Contiene tutti gli amminoacidi essenziali, le vitamine E, K, B1, B2 e B12, mono-, di- e oligosaccaridi, polisaccaridi, proteine, steroli, nucleosidi e analoghi dei nucleosidi, macro e microelementi (K, Na, Ca, Mg, Fe, Cu, Mn, Zn, Pi, Se, Al, Si, Ni, Sr, Ti, Cr, Ga, V e Zr). Tra i componenti bioattivi più potenti ci sono gli analoghi dei nucleosidi, non riscontrabili in altri rimedi naturali: la Cordicepina (3’-deossiadenosina), l’acido cordicepico, la 2’-deossiadenosina e altri analoghi dei nucleotidi deossigenati (uridina, deossiuridina, adenosina, dideossiadenosina). Ci sono poi polisaccaridi, ciclo furani, beta-glucani, beta-mannani. Dalla forma anamorfa (Tolypocladium inflatum) di una specie di Cordyceps (Cordyceps subsessilis) è stata isolata la ciclosporina, una sostanza immunosoppressiva che ha cambiato il corso della medicina permettendo la terapia farmacologica post-trapianto orientata a evitarne il rigetto. Nel Cordyceps sono stati identificati anche una serie di steroli: ergosterolo, beta-3 ergosterolo, ergosterolo perossido, 3-sitosterolo, daucosterolo, campeasterolo e altri. La scienza moderna sta cercando di confermare con studi scientifici l’efficacia del Cordyceps nelle problematiche per le quali è stato usato, anche per questo fungo non ci sono studi considerabili completi dal punto di vista dell’Evidence Based Medicine. In Occidente i principali utilizzatori del Cordyceps sono gli atleti e gli anziani. Sono diversi gli studi svolti sul Cordyceps sinensis che mettono in luce i suoi grandi effetti terapeutici su patologie renali e polmonari in particolare, quali bronchite cronica e asma. I dati raccolti negli ultimi anni dalla medicina tradizionale hanno iniziato a mettere in luce i suoi effetti benefici e salutari a livello fisiologico.