Legnano. Agli arresti domiciliari il sindaco Gianbattista Fratus

Gianbattista Fratus è stato arrestato giovedì mattina dagli agenti della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Milano. Il provvedimento a carico del sindaco leghista di Legnano è stato eseguito su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio. Il nome di Fratus, sindaco della città da poco meno di due anni, figura tra i provvedimenti emessi dalla Procura. L’operazione condotta dalla Finanza “Piazza Pulita” si basa sull’ipotesi di accusa di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale. Coinvolti nell’operazione anche il neo assessore alle Opere Pubbliche Chiara Lazzarini e il vice sindaco nonché assessore al bilancio, Maurizio Cozzi, entrambi di Forza Italia. A Fratus sono stati concessi gli arresti domiciliari così come alla Lazzarini. In carcere, invece, Maurizio Cozzi. Gli agenti della Guardia di finanza hanno perquisito l’ufficio del sindaco. A fine marzo si era scatenata una bufera sulla giunta Fratus dopo la presentazione, da parte delle minoranze, di una mozione di sfiducia nei confronti della neo assessore alle Opere pubbliche Lazzarini. La minoranza giustificava la mozione facendo riferimento alla pendenza giudiziaria che la riguarda come ex presidente della municipalizzata Amga. Situazione su cui deve ancora esprimersi la magistratura, in sede civile. In sede penale la cosa è già stata prescritta. In sintesi, nella mozione si sottolineava che “risulta tuttora in corso la causa promossa da Amga contro Chiara Lazzarini ed altri per richiedere un risarcimento danni derivati dalla sua attività di amministrazione di questa società”. “Amga – continua in sintesi la mozione – è una società controllata dal Comune di Legnano, che ne detiene la maggioranza delle quote”. Per questo “sussistono evidenti ragioni di incompatibilità politica e di possibili conflitti di interesse istituzionale”.