Il Palermo retrocesso in Serie C: penalizzata la Città

Il sindaco Leoluca Orlando rappresenta l’amarezza di Palermo dopo la decisione di retrocedere la squadra in Serie C. “Una decisione che colpisce tutta la città, che non tiene conto dei risultati sportivi ed ancor più dolorosa se si tiene conto dei risultati raggiunti dalla squadra durante la stagione. Una decisione rispetto alla quale valuteremo, anche come Amministrazione comunale, quali siano i margini di appello”.

Palermo retrocesso all’ultimo posto della classifica del campionato di serie B

Nella classifica del campionato appena concluso i rosanero avevano chiuso al terzo posto. Dal sogno della Serie A alla retrocessione in Serie C. E’ la sentenza del tribunale federale nazionale della Figc sull’illecito amministrativo contestato dalla Procura alla società siciliana. Il tribunale ha invece dichiarato inammissibile il deferimento nei confronti dell’ex presidente Zamparini. Recentemente il club era stato rilevato da una nuova proprietà. Cinque anni con preclusione – ovvero radiazione – sono stati inflitti ad Anastasio Morosi e 2 anni di inibizione a Giovanni Giammarva, rispettivamente presidente del Collegio sindacale e presidente del cda del Palermo. Il Palermo ricorrerà in appello entro 48 ore, il verdetto di secondo grado dovrebbe arrivare entro una decina di giorni. Il Palermo ha messo in atto “una sistematica attività volta ad eludere i principi di sana gestione finanziaria e volta a rappresentare in maniera non fedele alla realtà lo stato di salute della società deferita” si legge nelle motivazioni del Tribunale federale nazionale della Figc. Secondo i giudici federali il “quadro descritto emerge in tutta la sua gravità”. “A fronte di tali circostanze, è derivato il compimento di attività chiaramente elusive, idonee a non fotografare la reale situazione della società, proseguite ininterrottamente dal 2015 al 2018 e aventi il loro apice relativamente al bilancio al 30 giugno 2016 le cui alterazioni, per quanto risulta dagli atti oggetto del giudizio, hanno consentito di conseguire l’iscrizione al campionato di calcio 2017/2018”. Alessandro Albanese, nominato lo scorso 3 maggio presidente del Palermo, non ci sta. “La sentenza non riesco a comprenderla, ma sarà un mio limite. Ricorreremo in appello, i nostri legali stanno scrivendo il ricorso che sarà naturalmente fatto per obiettare punto su punto. La nuova società è pronta a dare evidenza dei fondi che servono per fare un grande campionato di Serie A: se qualcuno pensa che Palermo abbia una società di Serie C si sbaglia. Tempi celeri? Ripeto, è una sentenza che fatico a comprendere, ma non voglio commentare in questo senso, perchè non faccio nè l’avvocato, nè il magistrato nè il giurista. Quello che posso dire è che come società siamo più carichi di prima”. “Non c’è niente da commentare, solo da prendere atto che siamo in un Paese particolare” dice all’Italpress Rino Foschi, ds del Palermo. “Quello che abbiamo fatto quest’anno ha dell’incredibile, abbiamo lavorato con grande serietà e professionalità. In estate abbiamo presentato un’iscrizione regolare, è stato fatto un grande lavoro, un mercato in attivo, abbiamo pagato tutti gli stipendi regolarmente, oggi mi sento molto amareggiato. Non ho una risposta a questa decisione, potevo capirla in caso di irregolarità nell’iscrizione al campionato ma la Covisoc ha confermato che tutto era regolare. E’ una vergogna che arrivi una sentenza del genere che punisce una città intera, una tifoseria e il nostro lavoro. L’azienda calcio è un’azienda che produce è importante per il Paese, Palermo è la quinta citta d’Italia, non si può subire questo trattamento. I prossimi gradi di giudizio? Resto fiducioso, ma in questo paese non credo più a niente”. Orlando, decisione Figc colpisce la città

La nuova classifica delle Serie B

La sentenza del Tribunale federale, in attesa dell’appello del Palermo, cambia la classifica del campionato di serie B, conclusosi sabato scorso e in attesa della decisione dei giudici sulla società rosanero. Al momento, il Palermo scende dal terzo all’ultimo posto, consentendo al Perugia, che era nono, di salire all’ottavo posto con il diritto quindi di partecipare ai playoff. In coda, non cambia nulla per Carpi e Padova (finora 19/a e 18/a e quindi retrocesse direttamente), mentre il Foggia, terz’ultimo, sale di una posizione e andrebbe quindi a fare lo spareggio salvezza con la Salernitana. Il Venezia, destinato ai playout, è invece salvo. Tutto resta in bilico, anche e soprattutto le date di playoff e playout, in attesa che la Lega di B formalizzi l’inevitabile slittamento.