Cosenza. Indagato il sindaco Mario Occhiuto

Nuovo fronte giudiziario per il centrodestra, questa volta a Cosenza. Il sindaco del capoluogo bruzio Mario Occhiuto (Forza Italia) risulta indagato per bancarotta fraudolenta. L’inchiesta riguarda il fallimento di una società di cui era amministratore. Si tratta della Ofin srl, fallita nel 2014, dalla quale sarebbero stati distratti oltre tre milioni di euro, in differenti operazioni.  Le indagini sono state eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Cosenza, coordinate dalla Procura. Per il Occhiuto sembrerebbe alquanto strano che dal momento in cui ha annunciato la sua discesa in campo e la candidatura a prossimo governatore della Calabria, gli siano stati notificati alcuni avvisi di garanzia, oltre alla querelle relativa alla cartella esattoriale di un milione e 700 mila euro, con le notizie arrivate a stampa e televisioni prima che al diretto interessato. L’ultimo, che non attiene la vita politica e amministrativa, giovedì mattina, quando gli è stato notificato un avviso di conclusione indagini nel quale gli viene contestato il reato di bancarotta fraudolenta in qualità di ex amministratore di una società fallita nel 2014, la Ofin S.r.l. Nella stessa inchiesta sono indagati anche Carmine Potestio e la sorella del sindaco Annunziata. “Mi è stato notificato questa mattina un avviso di conclusione indagini per fatti che risalgono al 2006 e fino al 2011, relativi ad una società, la Ofin srl, fallita nel 2014, di cui ho fatto parte come amministratore delegato. Tengo a precisare – scrive il politico – che si tratta di una società che ho lasciato non appena diventato sindaco, come tutte le altre in cui ero presente prima dell’elezione al Comune di Cosenza. Non ho ancora avuto modo di visionare gli atti e con il mio legale di fiducia provvederò a fornire i chiarimenti del caso. Appare strano comunque che la notizia della vicenda sia stata diffusa così velocemente da arrivare quasi prima alla stampa che al sottoscritto, sebbene pare che sia stato un esponente politico attualmente al potere ad avere premura di diffonderla immediatamente contattando finanche le televisioni nazionali. Ma posso dire di sentirmi sereno perché dalle ipotesi di accusa sono fatti di cui posso dimostrare una condotta legittima” “Certo, ripeto, sono sereno, però resto perplesso – continua il sindaco – visto che dallo scorso 13 aprile, quando a Lamezia ho annunciato la mia candidatura a governatore della Calabria, ho ricevuto alcune notifiche giudiziarie, una dietro l’altra. Sarà una coincidenza, ma la mia perplessità riguarda la tempistica. Continuerò ad andare avanti tranquillo per la mia strada, con la coscienza a posto e difendendomi nelle sedi opportune, consapevole di avere sempre lavorato nel rispetto delle regole, ispirato a principi di onestà e di bontà. Non posso tuttavia non rilevare il rammarico di vivere determinate circostanze in un periodo difficile caratterizzato da movimenti che istigano all’odio e alla gogna mediatica”.