Cosenza – La Galleria d’Arte “Il Graffio” rende Omaggio a Giavanbattista Salatino, un Artista Visionario-Creativo, Figlio Illustre di Calabria.

Nel Centro Storico della Città di Cosenza, nello splendido scenario storico del Duomo (XI Sec.,inizio costruzione della Cattedrale), s’è svolta una partecipata e raffinata serata commemorativa per ricordare l’indimenticabile artista calabrese, il Pittore G.B. Salatino, prematuramente scomparso a Roma ( dove viveva e lavorava da diversi anni), nell’anno 1998, a soli 59 anni. Salatino era nato a Pedace (CS) il 1939. L’Incontro s’è svolto presso “Il Graffio” – Associazione Culturale di Libero Pensiero, costituita a Cosenza nel 1993, con sede in Piazza Duomo.Giuseppe Filosa è il Direttore Artistico.

L’Artista Giovanbattista Salatino ( Pittore )

  Al cospetto di un uditorio qualificato, giunto numeroso da varie provenienze territoriali, presenti il fratello del Pittore scomparso, Federico Salatino ed alcuni nipoti, è toccato all’entusiasta artista visivo celichese,  Alfredo Granata (che è anche un esperto Critico d’Arte), tra gli organizzatori dell’Evento, che ha molto stimato l’unicità della persona ed apprezzato e divulgato l’Opera di Giovanbattista Salatino, diventandone anche amico personale, introdurre la valenza ed il significato dell’iniziativa, celebratasi, con successo, presso la Galleria d’Arte “ Il Graffio”.

La Galleria “Il Graffio” che s’affaccia sul contesto storico del Duomo – CS

Una impegnata realtà – ha sostenuto Granata – che incarna, a pieno titolo, un sicuro punto di riferimento ed un dinamico Centro Culturale, che svolge da anni, a  Cosenza-Corso Telesio, una meritoria, altamente formativa, attività di promozione e valorizzazione ( alla memoria ) di Artisti scomparsi e di quelli contemporanei, non trascurando la componente culturale, con seminari, incontri e dibattiti su grandi temi d’attualità. Granata ha pensato bene di tracciare, con l’occasione, un esaustivo e puntuale profilo, di livello, dell’amico Pittore (nell’evoluzione del presente servizio, sarà presentato con l’abbreviazione: G.B. Salatino), dopo aver intrattenuto l’attento pubblico sulla proiezione di un apprezzato video, riassuntivo nel percorso artistico di Salatino, realizzato in coincidenza del 1° decennio dalla sua dipartita.

Alfredo Granata

Un uditorio di particolare sensibilità, tra amici, estimatori e studiosi dell’Arte pittorica e della Cultura artistica di assoluto prestigio e presente compatta: Raffaella Piane, Rosy Imbrogno, Assunta Mollo, Raffaele Crovara, Giuseppe Filosa, Alfredo Granata, Luigi Greco, Antonio Presta e Giuseppe Vencia. Sulle pareti de “Il Graffio” – ha riferito ancora A.Granata – sono esposte alcune sue opere provenienti da collezioni pubbliche e private, con l’intento di conferire valore e spessore all’arte di G.B. Salatino, evidenziandone la statura, che, negli anni ’60, ha fatto parte dell’esperienza del “Gruppo d’Arte Cosenza” ( del quale facevano parte: D.Volpintesta, A.Presta, M.Mauro e G. Filosa). Una personalità  – ricorda  Granata – che ha vissuto il suo breve tempo tra ricerca e conflittualità, tra poesia e provocazione, tra estetica della forma e etica del vivere fuori le regole, senza compromessi e padroni. Un artista libero e controcorrente – ha significativamente dichiarato Granata – che avrebbe bisogno di tutta l’attenzione possibile da parte di quella critica e da quei galleristi che lo hanno relegato come un outsider della cultura visiva regionale. Infine, una bella notizia,un’ intensa quanto emozionante informazione!Dopo 38 anni Gigliola Adami, che è qui in mezzo a noi, ha scoperto di essere la figlia biologica di G.B.Salatino.

Gigliola Adami

Una creazione del Maestro d’Arte G.B.Salatino -Autoritratto

Ecco perché, oggi, tutti noi siamo qui riuniti per presentargli e ricordare suo padre e per darle il benvenuto per come merita una vera figlia d’arte,con la gioia e l’affetto che sanno profondere la gente del profondo Sud. Gigliola,infatti, non difetta certo di vena artistica, né di capacità organizzativa, visto che è titolare di una società e si occupa, insieme alla sua socia,della gestione di un Nido e di una Scuola d’Infanzia. Si dedica alla pittura ed suonare il pianoforte, adora creare ed improvvisare e ama fare la mamma. Dopo l’intervento di Alfredo Granata, altri due relatori hanno porto il loro erudito ed esperienziale contributo sulla figura e l’opera di G.B.Salatino. Sono intervenuti, infatti, i Proff.: Raffaele Crovara ( Pittore-Scultore, una figura di esperto, con una lunga esperienza artistica alle spalle) e Giuseppe Vencia ( nella veste di amico d’infanzia, pedacese come Salatino, con comuni interessi per l’arte creativa, il disegno, la lettura  e la pittura, il grande desiderio di realizzare obiettivi ed anche sogni su quanto era oggetto di diuturni incontri, comuni riflessioni e aspettative per il futuro lavorativo).

Raffaele Crovara

Due contributi di sicuro pregio storico ed affettivo, altamente indicativi sulla personalità, qualità e proiezione pittorica, non comune, di un artista il cui desiderio di conoscere, di apprendere, di provare nuove sollecitazioni da ambienti i più disparati, si traduceva in produzioni di pregio, ricercate, uniche nella loro elaborazione anche cromatica. Sia Crovara che Vencia hanno – all’unisono – concordato sulla specificità e peculiarità dell’Opera di G.B.Salatino che molto incuriosiva gli ambienti della critica ed i salotti culturali e tanti dibattiti suscitava, anche per la originalità delle tematiche e per la notorietà di un profilo, che divenne profondamente identitario, inconfondibile: G.B. Salatino, era indicato come il Pittore del Bowling, considerato una significativa metafora, perché raffigurante  un mondo che opprime ed un altro – quello degli umili e degli ultimi – che soccombe…!   L’ Emozionante Testimonianza di Gigliola, figlia Naturale del Maestro G.B.Salatino.

Giuseppe Vencia

“ Ho con tutto il cuore preso parte a quest’incontro, presso  la Galleria ” Il Graffio ” di Cosenza, anche perché è la prima volta che partecipo ad una mostra ed a un incontro dedicati a mio padre biologico: Giovanbattista Salatino . Pienamente consapevole che non è stato un Omaggio dedicato solo a lui, ma anche una grande circostanza per presentarmi a tutta la comunità artistica cosentina .Lascio immaginare l’ affetto ricevuto, gratificata dalla sincerità e genuinità che solo la gente del Sud sa dare . Ho finalmente trovato radici forti e robuste ed “ali” per volare . E’ stato un viaggio essenziale per una vita più intensa e consapevole. Ringrazio tutti gli Artisti presenti ed il numeroso pubblico di questa indimenticabile serata”.   Il Ricordo del Compianto Giuseppe Selvaggi ( Poeta, Giornalista e Critico d’Arte), un altro Calabrese Illustre, che G.B.Salatino Frequentava a Roma.

Giuseppe Selvaggi

“Il diminutivo artistico che contraddistingueva Giovan Battista Salatino era Gibì… Leggendario il suo studio ricavato nelle antiche fornaci di Antonio Canova a cento metri dalla Galleria omonima, sacrale per gli avvenimenti che ha visto e vissuto e che la Venere Bonaparte vi posò, forse, davvero nuda. Nello studio di Gibì, che occupava una stanza con altri in sodalizio nei favolosi anni Settanta per l’arte a Roma, c’era un quotidiano incontro di artisti. Qui venne ospitato Josè Ortega, reduce da anni di esilio, e vi passava Rafael Alberti recitando e lodando con versi gli altri pittori. Vi saliva Renato Guttuso e, passavano solo per vedere Salatino, Emilio Vedova e Antonello Trombadori. “Gibì… dov’è il suo ultimo quadro?”gli chiedevano. Ospitava, lui disadorno e persino pittoresco, ragazze bellissime e lui, calmo, spandeva colpi di genio. Quando tre mesi prima di morire… i ragazzi della scuola serale gli regalarono un telefonino, andava ripetendo, sbagliando codice e tasti ” si vede che mi vogliono bene ed io finora non lo sapevo”. Da aggiungere, su di lui, la capacità di recepire nel suo realismo segnali di Avanguardie e della storia. Arrivato a Roma dalla Sila il suo immaginario si aprì, con la violenza della fede nelle cose e nelle idee, ad un costante sperimentare inventando tutto quello che c’era da inventare.

Opera dell’Artista G.B.Salatino – della Serie Il Bowling

La realtà di Salatino si elevava a mito. Maestri e critici arrivati nel suo studio non volevano a volte credere a ciò che vedevano: nei quadri di Gibì c’era sempre un’evoluzione personale come una sorta di atto di nascita tutto e solo suo. Anche quando l’ascolto della grande pittura moderna era evidente imponeva un’impronta che connotava e firmava i suoi lavori…Nel secondo dopoguerra italiano, Salatino, ha imposto una forte presenza…con immense potenzialità per essere valorizzato e ricordato….Un maestro scontroso e non adattabile, scostante e insieme fraterno con fantasia operativa e con una pittura di grande qualità”. Ho Conosciuto un Artista ed una Persona dall’ Umanità Intensa, che Sapeva Ascoltare e, Fermamente, Credeva nei Valori di un’ Amicizia Autentica. Non accenno alla sua intelligenza artistica, alla sua inesauribile vena creativa ed ai capolavori cui ha conferito forma e sostanza, con rara sensibilità e sterminata umanità! Mi piace, qui, brevemente, parlare del suo ‘carattere’ , della persona di nome G.B. Salatino! Un cittadino di Calabria illustre, un uomo del Sud che, ben presto, è diventato – proprio per il suo smisurato desiderio di conoscere e confrontarsi con il prossimo – un cittadino che trasmetteva empatia e fiducia, perciò molto apprezzato, stimato, non solo nella Capitale d’Italia, dove ha avuto la sua prediletta postazione artistica, una sorta di ‘Laboratorio Virtuoso’, un gran punto di riferimento per personalità di primo piano della Cultura e dell’Arte, del Cinema e del Giornalismo, ma anche luogo dove si ritrovava gente comune, persone semplici, amanti dell’ arte e dello stile sociale e umano di G.B.Salatino.

Documento Storico su G.B. Salatino

G.B. Salatino, una Personalità Patrimonio di Tutti, un Artista Acuto e Silenzioso. Parliamo di un’artista senza boria e senza fisime di superiorità, nè smanie di grandezza. Le sue presenze, fuori dai confini dell’Italia,furono altrettanto apprezzate e facilitate dal suo modo di essere una persona che sapeva ascoltare, osservare, elaborare ed apprezzare, anche, l’altrui estro creativo. Ricordo – nei momenti che ritornava nella sua Pedace, luogo natio – che mi parlava dei suoi contatti con personalità influenti, calabresi e non, che a Roma svolgevano ruoli importanti, in Politica, nelle Istituzioni, nella Finanza, nel mondo dell’Economia. Era molto considerato e la sua presenza, negli incontri di prestigio, era oltremodo gradita,sollecitata. ‘Ma – ci teneva a sottolineare – il ‘mio mondo’ che preferivo era un altro, quello che più mi attirava e nel quale trovavo elementi e forza per proseguire l’attività pittorica’. Il mondo di G.B.Salatino era fatto di gente semplice, cordiale, non intrigante, pregnante di umiltà…!Era il suo ambiente d’elezione, pertanto sempre pronto a slanci di solidarietà verso gli altri, Lui che non ha mai avuto tanto, dava, con incontrollata generosità, molto. Per G.B. – spesso – parlavano gli occhi ed i suoi distinti comportamenti, mai avaro di quel sorriso, sempre pronto, che rendeva un incontro – seppur nella sua brevità – eccellente ed immemorabile!

L’Artista G.B. Salatino ad una delle sue Esposizioni

  Ho il vivo e indelebile ricordo di una persona amica, straordinaria, fortemente ancorata ai veri (autentici ) valori del vivere civile. G.B. intendeva l’Arte anche come uno strumento da porre come fattore di condivisione delle esigenze degli ultimi e di quanti, nella Società odierna, non riescono ad avere voce, per esprimere i lori bisogni, gli aneliti di speranza per una vita ( futuro ) migliore. Fatto salvo il suo carisma di artista, con riconosciuta statura ed esperienza – requisiti inconfutabili – G.B.Salatino ha incarnato anche il ruolo di una Figura che ha saputo mantenere fede alle sue origini, alla sua identità, conservando il ‘carattere’ originario, anche quando il successo, per un certo tempo, ha tentato di ‘abbagliarlo’. Rimane indelebile nei nostri cuori il ricordo di un uomo di sani principi morali, di un artista controcorrente, dotato di una rara sensibilità, un pacifista della prima ora. Una persona dall’Umanità non misurabile. Un esponente del Sud migliore, sempre pronto alla solidarietà, al riscatto ed alla tenace difesa delle sue origini, della matrice presilana, della sua Terra di Calabria. Da Casali del Manco (CS), 06.05.2019