Salvini assicura: non ci saranno le dimissioni di Siri

Matteo Salvini intende andare alla conta. Le dimissioni di Siri non ci saranno. Spetterà ai grillini assumersi la responsabilità di ergersi a tribunale e condannare un cittadino indagato! Per il premier Giuseppe Conte non esiste più nessun caso. “Per me non è più all’ordine del giorno, quello che dovevo dire e fare è stato detto e fatto, ho preso una decisione e l’ ho comunicata”. Prima di arrivare alla conta nel Cdm di mercoledì, i grillini vorrebbero che la Lega facesse dimettere il suo rappresentante. Ma Matteo Salvini è categorico. “Che ci sia almeno un rinvio a giudizio, non dico una condanna – dichiara al Corriere della Sera – altrimenti la democrazia è a rischio” . Per il ministro dell’Interno non si tratta di nessun attaccamento alla poltrona, come gli è stato imputato più volte in questi giorni, ma di prudenza. “Condannare, dimissionare, linciare una persona sulla base di chiacchierate telefoniche di altre persone, io temo sia pericoloso per la democrazia. La scardina, e scardina i principi costituzionali di garanzia”. “Che ci sia quanto meno un rinvio a giudizio, santo cielo… Non si dice una condanna in terzo grado, ma nemmeno può bastare l’ apertura di un’indagine basata su una telefonata tra due persone che parlano di una terza”. Il leader del Carroccio ritiene che il Governo non è a rischio (almeno fino alle elezioni europee). “Che cosa succede mercoledì? Niente. Giovedì? Niente. E niente sabato e domenica…”. La pensa così anche Giuseppe Conte, che nonostante il pugno duro su Siri, non ha dubbi sulla tenuta dell’esecutivo. “Non resta che aspettare, e nessuno veramente crede a una crisi prima del voto europeo per una poltrona”, dicono nel suo staff.