Matteo Salvini stufo dei grillini e del giustizialismo

Matteo Salvini è categorico: “Siri resta dov’è”. Il Capitano è stufo dei grillini e del giustizialismo. La Lega definisce Di Maio e Bonafede come “un paio di perdigiorno che si intrattengono su questioni che non conoscono o sulle quali non hanno potere di incidere”. Per il leader leghista il sottosegretario rimane al suo posto. Realizzare le dimissioni “forzate” in consiglio dei ministri senza l’accordo di via Bellerio significa aprire la crisi di governo. I grillini fanno solo propaganda. Alla fine passa il pensiero di Salvini. Intanto si attende l’incontro di Siri con i magistrati che lo indagano. Solo così Salvini potrà conoscere meglio i contorni dell’inchiesta ed evitare che la faccenda arrivi in consiglio dei ministri dove si consumerebbe uno strappo e quindi la crisi. “In un Paese civile se si indaga qualcuno bisogna ascoltarlo un’ora dopo, no una settimana dopo”. “Anche i giudici che sbagliano devono pagare, come tutti gli altri lavoratori”. Garantismo contro giustizialismo grillino. Se Siri riuscisse ad incontrare il premier dopo i magistrati potrebbe avere nuovi argomenti per sostenere la sua innocenza o per lasciare di sua iniziativa il ministero dei Trasporti senza essere dimissionato. Il senatore Siri potrebbe decidere il passo indietro in assoluta autonomia.