È Gammazita la protagonista del Manifesto di Etna Comics 2019

È il Tredicesimo secolo. Lei è catanese, bellissima e virtuosa. Futura sposa, fiduciosa e innamorata. Il caldo sole della sua terra sembra splendere privo di nubi sul suo orizzonte. Eppure un destino orribile sta per abbattersi a tradimento sulla sua vita.

Un soldato francese si invaghisce della sua bellezza, la segue ovunque, la importuna, la vuole ad ogni costo. Anche a quello di non darle scampo nel giorno per lei più bello. È tutto pronto per quel matrimonio tanto desiderato ma che, nessuno poteva immaginare, non sarebbe mai stato celebrato.

Radiosa e trepidante, si reca come ogni giorno a prendere l’acqua. Il suo aguzzino è lì. Arrogante, impietoso, la afferra con violenza. Vuole farla sua, costi quel che costi. Nessuno scampo, nessuna via d’uscita se non quella di lanciarsi giù dal pozzo e scegliere la morte piuttosto che cedere al disonore. È Gammazita il nome di quella giovane ragazza che non avrebbe mai provato la felicità di veder coronato il suo sogno d’amore.

La sua tragica fine destò una commozione così profonda tra i catanesi da diventare leggenda e, per le sue concittadine, nei secoli, modello di straordinaria virtù, integrità morale e patriottismo. Gli stessi valori che oggi trovano spazio nel Manifesto 2019 di Etna Comics, catturati e riproposti dalla sapiente mano del grande Simone Bianchi, anche quest’anno tra i big della kermesse.

Dopo il paladino Uzeta e il mago Eliodoro, nel solco della valorizzazione dei miti e delle leggende legati alla città di Catania, il Festival Internazionale del Fumetto e della Cultura Pop dedica la sua immagina grafica a Gammazita e a quel pozzo, che porta il suo nome, attorno al quale, di generazione in generazione, sarebbero state tramandate altre storie e diversi particolari.

Versioni che hanno arricchito il racconto, modificandolo, romanzandolo e mettendo in mezzo nuovi dettagli e personaggi di contorno.

E così le tracce rosse di ferro, visibili ancora oggi sulle pareti dell’omonimo pozzo, nel quartiere ebraico della Judeca Suttana, sono sempre state per tutti il sangue versato dalla povera fanciulla nel suo terribile volo verso la fine.

Gambe lunghe, vita stretta, seno prorompente. L’artista toscano, matita di punta della Marvel, immagina Gammazita secondo gli stessi canoni di bellezza utilizzati per le sue supereroine: formose, sensuali e dalla chioma fluente.

Un po’ come Medusa, che ha nei capelli il suo punto di forza, o Tempesta, dalle sembianze quasi ultraterrene. Bellissime, intelligenti e dotate di un’incredibile forza caratteriale, come la protagonista del Manifesto, disposta a tutto pur di non cedere al male.

A lei e a tutte le donne vittime di violenza Etna Comics dedica la sua immagine 2019. Perché i fiumi di sangue versati per la becera follia dei loro assassini siano da monito per una società che possa finalmente smettere di restare impotente a guardare.