Matteo Salvini alla conquista della Basilicata: domenica 24 si vota

Domenica 24 marzo si vota in Basilicata per le elezioni regionali. I lucani andranno alle urne con un nuovo sistema elettorale. I consiglieri sono scesi da 30 a 20. Le novità maggiori sono l’introduzione della parità di genere con la doppia preferenza. In una lista un sesso non può superare la quota del 60%. Sono stati aboliti sia il listino sia il voto disgiunto. Quindi votando un consigliere la preferenza andrà in automatico al candidato governatore collegato come nel Rosatellum. Non è previsto il ballottaggio. Pertanto il candidato che prenderà più sarà nominato governatore. Cambia anche il premio di maggioranza che sarà progressivo: 11 consiglieri con il 30%, fino a un massimo di 14 consiglieri. Per il resto si tratta di un sistema di voto proporzionale, con i consiglieri che verranno eletti tra le liste delle due circoscrizioni provinciali di Potenza e Matera (rispettivamente 13 e 7), con la soglia di sbarramento fissata al 3%.

I candidati

Saranno quattro i candidati in corsa in queste elezioni regionali in Basilicata. Vito Bardi – Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Basilicata Positiva, Idea Antonio Mattia – Movimento 5 Stelle Valerio Tramutoli – Basilicata Possibile Carlo Trerotola – Comunità Democratiche, Avanti Basilicata, Basilicata Prima – Riscatto, Progressisti Basilicata, Verdi, lista Trerotola Il centrosinistra ha puntato sul farmacista Carlo Trerotola. La sinistra alternativa insieme ad altre realtà civiche e ambientaliste, si è invece riunita nella lista Basilicata Possibile, che ha indicato nel professore Valerio Tramutoli il proprio candidato. Nel centrodestra è stata Forza Italia a scegliere il candidato governatore nella persona del generale Vito Bardi. E’ lui il candidato Governatore favorito, con Matteo Salvini pronto a conquistare un’altra Regione. I grillini non hanno chance di essere della partita. Schierano il potentino Antonio Mattia. L’Associazione Radicali Lucani non sostiene alcun candidato. Anzi ha lanciato la campagna “Diversamente votanti” invitando gli elettori ad annullare la scheda elettorale.