Tra gli italiani cresce la richiesta di piccoli prestiti

Il 2019 registra una aumento costante delle richieste di piccoli prestiti. Nonostante l’economia non sia in fase espansiva, gli italiani hanno fiducia nel futuro e continuano ad investire. In questo sono incentivati dalle opportunità di accedere a finanziamenti a condizioni vantaggiosi. Come si può leggere su i piccoli prestiti di helpdubliners.it, la cifra più richiesta si attesta sui 5 mila euro. Infatti questa somma consente di fronteggiare una serie di spese. Con questa somma si riesce ad acquistare una cucina di medie dimensioni. Si può pagare una vacanza. Si riesce anche a finanziare l’acquisto di un’utilitaria, versano altrettanti soldi in contanti.

Piccoli prestiti per affrontare spese minori

Perché si richiedono soprattutto prestiti di piccoli importi? Innanzitutto per la facilità maggiore sia di ottenerli sia di rimborsarli. Inoltre è mutata tantissimo la tipologia dei beni e dei servizi che si pagano con finanziamenti. Non si acquista del resto facilmente un immobile anche perché in casi come questo bisogna optare per un mutuo vincolandosi per parecchi anni. Inoltre le garanzie in simili finanziamenti sono più importanti. Per affrontare con maggiore serenità spese minori quotidiane, spesso impreviste, cifre come 5 mila euro, si possono rimborsare in modo comodo e piuttosto agevole.

I piccoli prestiti: cosa sono

Il piccolo prestito è un finanziamento che oscilla da 1000 a 10 mila euro. E’ tale anche quando l’arco di tempo delle rate è limitato. In questo caso però il piano di ammortamento si limita a pochi mesi e, in base alla somma, bisogna disporre della capacità necessaria a sostenere il rimborso. Nel caso dei piccoli prestiti possono avere una finalità o non averla. Ad esempio si può finanziare l’acquisto di uno smartphone. O in alternativa disporre di un fondo a cui attingere per spese improvvise di diversa natura. In cosa differiscono? Nel caso di un bene o servizio specifico la somma finanzia direttamente l’operazione di acquisto per la quale viene chiesto il prestito. Nel secondo invece la liquidità va sul conto corrente indicato dal richiedente. Anche le carte revolving si possono assimilare ai piccoli prestiti. Infatti mediante esse è possibile saldare le spese non in una sola soluzione ma pagando rate mensili.

Chi eroga i piccoli prestiti

Sono numerosi gli istituti finanziari e bancari che concedono piccoli prestiti. Ad esempio Younited Credit elargisce somme di denaro in tempi brevi. Inoltre i tassi e le rate sono costanti e fissi per tutta la durata dell’ammortamento. Per un prestito da 5 mila euro le rate mensili da rimborsare equivalgono alla cifra di 94,76 euro. Il TAN è fisso del 5,18% mentre il TAEG è del 6,41%. Chiaramente va sempre chiesto un preventivo gratuito e senza impegno per verificare nel momento specifico se ci sono le condizioni e quali offerte sono in corso. Per richiedere il prestito servono pochi documenti. Innanzitutto la carta di identità in corso di validità, il codice fiscale o la tessera sanitaria (sempre non scaduti). Servono poi documenti attestanti la capacità finanziaria del richiedente: le ultime due buste paga ricevute, l’ultimo documento CUD ricevuto. In caso di clienti pensionati il cedolino della pensione. La finanziaria Cofidis offre ai propri clienti prestiti rimborsabili mediante delle comode e fisse rate mensili. Queste partono anche da 30 euro al mese. Cofidis assicura dei tempi di risposta brevi. I finanziamenti variano in relazione al richiedente. Si parte dalle caratteristiche di credito o si fa riferimento alla sua storia finanziaria, se ha avuto precedenti disguidi finanziari o problemi simili. I prestiti di Findomestic sono i più noti. L’importo minimo per un finanziamento personale è di soli 180 euro. Quello massimo è di 60 mila euro. Le rate sono mensili e vanno da un minimo di 6 sino a 120 mesi (10 anni). I prestiti Findomestic sono richiedibili online grazie al servizio di firma digitale. Inoltre è possibile modificare la rata senza nessun costo. Non ci sono spese accessorie, nessuna sostitutiva. Il bollo è a carico della banca. Il costo della pratica è nullo. Nessuna spesa di incasso. Chiaramente sono tutte condizioni verificabili in fase di preventivo e di stipula contrattuale.