Il Bitcoin entra nel mondo della telefonia italiana

Negli scorsi mesi il Bitcoin era uno degli argomenti topic trend su Google. Tutti ne parlavano, in tantissimi volevano capire di più sulla criptovaluta. Ancora oggi la moneta virtuale è al centro della scena mediatica. Non sono interessati solo gli operatori finanziari e gli esperti di settore ma anche i comuni investitori. Sull’argomento ci sono portali dedicati come Bitcoin focus, il principale sito di notizie ed approfondimenti 24 ore al giorno che copre tutto ciò che riguarda la moneta digitale. Sul magazine è possibile seguire nel dettaglio cosa accade attorno alla criptovaluta più conosciuta ed utilizzata al mondo.

Telefonia: novità nelle modalità di ricarica, arriva il Bitcoin

A certificare l’immutato interesse verso il Bitcoin, è anche la significativa svolta adottata dai principali operatori telefonici in Italia. Infatti grazie alla startup olandese Cryptorefills sia Tim, sia Wind-Tre, sia Vodafone sia PosteMobile sono pronti ad accettare ricariche in Bitcoin. Gli operatori del mercato italiano hanno scelto di entrare in un segmento economico piuttosto solido. Sia se si tratta di acquistare un biglietto dell’autobus sia di pagare un download di un brano dagli store, sono sempre di più gli utenti che usano il credito residuo sulla propria SIM per eseguire degli acquisti. Così diventa interessante permettere loro il pagamento con le criptovalute più diffuse. Tra le 600 compagnie telefoniche coinvolte nel progetto Cryptorefills, ci sono anche le più importanti aziende operanti nel mercato italiano. In questo settore c’era già stato un precursore del servizio per ricarica telefonica tramite Bitcoin. Si tratta di Bitrefill, piattaforma web che si avvale del Lightning Network. Essa garantisce la medesima soluzione. Inserendo il numero telefonico e la scelta della criptovaluta, può essere accreditato l’importo corrispondente al numero di Bitcoin che si vogliono investire. Gli operatori in Italia arrivano, anche se in ritardo, in questo segmento, sfruttando il canale delle nuove forme di transazione. I brand così danno atto della sicurezza e solidità del Bitcoin.

Bitcoin: novità anche dalla Svizzera

Dalla vicina Svizzera arrivano novità sul fronte delle criptovalute. Qui non c’è soltanto la Cripto Valley tra Zugo e Zurigo, dove è nato l’Ethereum, la seconda divisa più nota dopo il Bitcoin. Gli svizzeri sono anticipatori di molte tendenze. Infatti nel Cantone di Vaud è diffuso il Leman. Si tratta di una moneta complementare che ha ora sfrutta la tecnologia blockchain. Invece il Canton Ticino sta lavorando con il Consiglio di Stato per la realizzazione del TicinoCoin. L’idea dei promotori è la creazione della prima moneta digitale con un rapporto di parità (1 a 1) sul franco svizzero. Pertanto garantita dalla Banca Centrale di Stato elvetica. Si tratterebbe quindi di una stable coin a zero rischi. Differente evidentemente dal Bitcoin, soggetto alle fluttuazioni delle sue quotazioni, ma sulla scia della rivoluzione monetaria in atto da anni. Chi volesse approfondire e rimanere aggiornato può consultare BitcoinFocus.it.