Senza autonomia regionale Salvini farà cadere il Governo
Alla pazienza c’è un limite. Matteo Salvini ha concesso troppo ai grillini. Gli italiani hanno punito il grillismo nelle urne e chiedono alla Lega di prendere il timone del Governo. Ma i grillini rincarano la dose e vogliono andare a sbattere. Così alla fine anche il Capitano ha perso la pazienza: “o si fa l’autonomia o io blocco tutto”. L’autonomia, ha giurato il leader leghista ai suoi governatori di Lombardia e Veneto, si farà. L’incontro tra il leader della Lega, i due governatori e la titolare degli Affari regionali, Erika Stefani è stato sollecitato da Luca Zaia. Salvini li ha convocati: “Venite al Viminale, la nostra compattezza servirà a far capire a Conte, oltre a che a Di Maio, che sull’autonomia non cediamo”. A palazzo Chigi il vertice del premier con i due vice. Lì Salvini ha messo sul tavolo l’aut aut: l’autonomia va fatta o salta tutto. Il Carroccio attende ma la pazienza è finita. Intanto dall’agenzia di rating Fitch arriva un avvertimento ai potenziali investitori nel Nord d’Italia, definendo la riforma cara alla Lega un “potenziale boomerang”. Invita chi volesse investire in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna ad attendere gli sviluppi. Fitch conferma che l’autonomia differenziata porterà ingenti risorse nelle casse delle Regioni, a scapito del Centro Sud: “In media quasi il 50% in più” rispetto al bilancio attuale. Solo per il Veneto tra i 6 e i 6,5 miliardi di maggiori entrate. Analizzando la spesa per l’istruzione, l’agenzia di rating certifica che a Veneto, Lombardia, ed Emilia Romagna in questo settore “avranno diritto”, dopo 5 anni dall’entrata in vigore della riforma, “a una maggiore quota delle entrate fiscali nazionali in virtù anche della loro maggiore performance economica, superiore alla media”.