Mattarella richiama Di Maio: deve scusarsi con la Francia!

Ma i grillini si rendono conto delle gravi conseguenze della loro incompetenza? Stanno mandando a fondo l’economia dell’Italia e ora scatenano una crisi diplomatica senza precedenti. Addirittura Parigi richiama l’ambasciatore a Roma. Non succedeva dalla Seconda Guerra Mondiale. Il Capo dello Stato è stato costretto ad intervenire nel caso dello scontro con la Francia culminato nel richiamo dell’ambasciatore da parte di Parigi. “Bisogna difendere e preservare l’amicizia con la Francia” tuona Sergio Mattarella. Ed esprime tutta la sua inquietudine sul caso diplomatico parlando di “grande preoccupazione per la situazione”. Chiedendo di “ristabilire subito il clima di fiducia”. E’ esplicito il Quirinale di fronte allo scontro più grave, tra Roma e Parigi, dalla Seconda guerra mondiale. Luigi Di Maio e i grillini devono scusarsi e fare attenzione. L’Italia non è un gioco! E’ un Paese rispettabile. Matteo Salvini prova a rimediare all’ennesima figuraccia grillina. “Non vogliamo litigare con nessuno, non siamo interessati alle polemiche: siamo persone concrete e difendiamo gli interessi degli italiani. Disponibilissimi a incontrare il presidente Macron e il governo francese, sederci a un tavolo e affrontare, per quanto riguarda le mie competenze, tre questioni fondamentali”. Poi però aggiunge: “Stop con i respingimenti, stop con i terroristi italiani in Francia e basta danneggiare i nostro i nostri lavoratori pendolari che sono letteralmente vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore”. “Il richiamo dell’ambasciatore francese è l’inevitabile epilogo di una serie di inutili e scomposte provocazioni da parte del governo e un ulteriore, pessimo segnale dell’isolamento internazionale in cui è caduta l’Italia”, dice Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato. “Poteva benissimo risparmiarsi il vicepremier Di Maio questa missione lampo in Francia per andare a fare patti con coloro che tirano le molotov contro la polizia, che distruggono i negozi e tutto questo soltanto per cercare di fare un gruppo parlamentare dopo le europee… è veramente triste, direi squallido”, commenta invece il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “C’è solo una domanda da fare al governo, dopo la notizia che la Francia ha richiamato il suo ambasciatore: dove state portando l’Italia?”, si domanda Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera. “La Francia è il nostro secondo partner commerciale: esportiamo lì più di 46 miliardi di beni”. E Maurizio Martina scrive a Macron: “Le scrivo sapendo del sentimento che unisce tantissimi italiani oggi che non si riconoscono negli attacchi ingiustificati e gratuiti dell’attuale governo del nostro paese alla Francia”.