Ascoltate le canzoni dei campioni in gara a Sanremo 2019

Milano. Chi vivrà, vedrà e il direttore artistico non si è sbilanciato più di tanto sui contenuti delle 24 canzoni in gara al prossimo festival di Sanremo, dal 5 al 9 febbraio, fatte ascoltare in anteprima in Rai durante un incontro dedicato alla stampa del settore. «Abbiamo ascoltato quasi 400 pezzi, cercando di individuale un senso di bellezza finale, la vitalità, la sincerità e la verità – ha confessato – Alcuni temi sono stati trattati contemporaneamente: spero soltanto di aver raggiunto la pace dei sensi in attesa della pace dei consensi». Il tema del rinnovamento del festival quest’anno è stato avvertito di più. «Quest’anno il tema sociale è più presente nei testi e ritengo sarà un festival di qualità – ha osservato – In definitiva io sono solo un ricevitore, un vinificatore ma il vino ce lo portano gli altri; quest’anno ho portato il festival in un’unica contesa senza distinzione di campioni o giovani, con la sensazione che è più vicino al nostro tempo, con le criticità generazionali, la confusione dei tempi, un disagio che viviamo tutti, e penso che vincono i dubbi più che le certezze».

Ecco alcune annotazioni sulle canzoni in gara a questa edizione 69 del festival, cominciando in ordine alfabetico da Arisa con “Mi sento bene” che canta cosa ne sarà dei tanti giuramenti degli amanti, di tutti i suoi rimpianti, dell’amore e della crudeltà, senza aver paura di invecchiare, ma cogliendo il buono di ogni giorno. Loredana Bertè torna al festival con il pop di “Cosa ti aspetti da me”, di cui è co-autore Gaetano Curreri, in cui la cantante si chiede se c’è qualcosa che non va per essere seduti qui, e dire almeno le cose inutili. I Boomdabash si cimentano in “Per un milione” in cui esaltano l’attesa dell’amore in tutte le sue forme, dall’attesa della persona amata sino alla fantastica attesa di una nuova vita o di un figlio; l’amore è sempre il motore e l’energia che tiene in vita l’uomo in grado di riportare sempre il sole. Una sfida per Angelo ‘Biggie Bash’ Rogoli e Paolo ‘Payà’ Pagano (voce), Angelo ‘Blazon’ Cisternino e Fabio ‘Mr. Ketra’ Clemente (giradischi, campionatore), unici rappresentanti pugliesi quest’anno al festival. Esordio per i giovani Federica Carta & Shade in “Senza farlo apposta” dove asseriscono che capiresti lo stesso, quindi non dirlo nemmeno per scherzo. Simone Cristicchi torna in gara con la ballad “Abbi cura di me” e ritiene che non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri, tu vivilo adesso come se fosse l’ultimo”. L’inedita coppia Nino D’Angelo e Livio Cori propone “Un’altra luce” con il testo che precisa che tu assomigli a me, mai nessuno ha mai capito come scaldarmi quanto il sole; parte del testo è in napoletano. Il giovane Einar e le sue “Parole nuove” sono … E tu non lo sai, tu non lo vedi, quanto amore lasci mentre ti allontani … in una intensa rock ballad. “Solo una canzone” degli Ex-Otago è una ballad che racconta una fase dell’amore meno inflazionata, quella dell’amore adulto: ci vuole una vita per comprendere la bellezza di un legame sereno e trasparente, che non si sgretola alla prima difficoltà. “Rose viola” dl giovane Ghemon è una storia d’amore scritta dal punto di vista femminile con tutte le sue difficoltà e non centra la violenza. Il Volo ritorna con “Musica che resta”, di cui è autrice anche Gianna Nannini, che parla di come la musica sia la colonna sonora di tante storie d’amore ed è destinato a diventare a sua volta colonna sonora della vita di tante persone in tutto il mondo Bella ballad rap “La ragazza col cuore di latta di Irama che segnala a sedici anni il suo papà le regalò un cuore di latta però rubò il suo vero cuore con freddezza in cambio della vita, ma adesso nella sua pancia batte un cuore in più. Achille Lauro con “Rolls Royce”, un po’ pop e un po’ punk, con istantanee, fotografie, icone musicali, icone della moda, stili di vita di varie epoche. Mahmood e la sua “Soldi” è una storia con un inizio e una fine, ritenendo che è difficile stare al mondo quando perdi l’orgoglio, lasci casa in un giorno”. La pop ballad “Dov’è l’Italia” di Motta è una riflessione intima nata dall’urgenza di raccontare un momento specifico del disorientamento di fronte all’attualità del Paese. di “I ragazzi stanno bene” riflettono … dei fantasmi sulle barche e di barche senza un porto come vuole un comandante a cui conviene il gioco sporco. ”Mi farò trovare pronto” di Nek è una sorta di dialogo con i sentimenti per essere all’altezza dell’amore: la tua firma sulla pelle è una rivoluzione, È un brano introspettivo e autobiografico “Nonno Hollywood” di Enrico Nigiotti che, attraverso la perdita di una persona importante, racconta di una generazione odierna con abitudini e passioni differenti rispetto al passato. “Un po’ come nella vita” di Patty Pravo & Briga era stata proposta a Baglioni da Zibba invece ritenuta più idonea per questa inedita coppia che chiede tu dove vuoi volare ? Hai tempo per pensare ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire. Francesco Renga ha avuto in dono da Bungaro “Aspetto che torni”, una canzone emozionante con un testo d’amore dal quale si scorge anche la sensazione di una generazione incerta su ciò che è. Con una buona dose di acuta provocazione e molta autoironia, Daniele Silvestri ‘rappa’ “Argento vivo” in cui Con una buona dose di acuta provocazione e molta autoironia ritiene che fu condannato ben prima di nascere, e a sedici anni era già da più di dieci che viveva in un carcere. “L’amore è una dittatura” di The Zen Circus ha un testo poco sanremese ma che il festival possa guadagnare in validità … Ci guardano attoniti mentre ci baciamo, da uomo a uomo, mano nella mano, cerchiamo la donna della vita o l’uomo della morte, sei l’unica, sei il solo. “Le nostre anime di notte” di Anna Tatangelo parla di due persone che hanno condiviso un grande amore e che poi scoprono che il sentimento è ancora vivo Parole grandi come un dito, lettere che sbiadiranno solo metà ma che riscriveremo ancora è la puntualizzazione di Paola Turci in “L’ultimo ostacolo”. In “I tuoi particolari” Ultimo sottolinea: … ti senti solo perché non sei come appari, è da tempo che cucino e metto sempre un piatto per te. Baglioni ha poi anticipato che non canterà tanti suoi successi e le prime collaborazioni previste il giovedì di Nek con Neri Marcorè, Ultimo con Fabrizio Moro, The Zen Circus con Brunori Sas, Simone Cristicchi con Ermal Meta, Francesco Renga con Bungaro e Eleonora Abbagnato, Daniele Silvestri con Manuel Agnelli, Boomdabash con Rocco Hunt, Anna Tatangelo con Syria, Mahmood con Guè Pequeno, Paola Turci con Beppe Fiorello, Loredana Bertè con Irene Grandi e Enrico Nigiotti con Paolo Jannacci. Ieri sera è intanto andato in onda su Rai 1 il nuovo spot in cui Baglioni rotola dalla scalinata del teatro Ariston, un’ironia ricorrente ma la musica sarà sempre in primo piano. Ai posteri l’ardua sentenza. Infine Baglioni è ritornato sull’esclusione di “Caramelle” del cantautore pugliese di Palagianello Pierdavide Carone con i Dear Jack. «L’anno scorso l’avevo sostenuto ma non arrivò fra i primi 22 – ha concluso – Smentisco ancora l’dea della censura sul tema della pedofilia: altri brani faranno più rumore quest’anno: rispetto i 24 interpreti di quest’anno e le loro canzoni».