Milano. Fine settimana di apertura per Vesperbild
Fino a domenica 13 gennaio sarà possibile visitare, con ingresso libero, la mostra “Vesperbild. Alle origini delle Pietà di Michelangelo”, allestita nelle Sale dell’Antico Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco, adiacenti al museo della Pietà Rondanini. Oltre 30 mila visitatori, da ottobre a oggi, hanno già potuto ammirare il percorso di 24 opere che provengono da importanti istituzioni internazionali – come il Musée du Louvre, il British Museum, il Victoria and Albert Museum e la Liebieghaus di Francoforte sul Meno – ma anche italiane e milanesi, come la Biblioteca Trivulziana e il Museo Poldi Pezzoli. La mostra racconta la fortuna iconografica del tema ‘Vesperbild’ – l’ ‘immagine del vespro’, che in Italia prende il nome di Pietà – attraverso quasi due secoli di storia: dalle prime sculture lignee della valle del Reno del ‘300 fino alla Pietà vaticana di Michelangelo (1497-1499), di cui è esposto un prezioso calco del 1975 proveniente dai Musei Vaticani. Una narrazione affascinante che ripercorre e mostra la diffusione e il successo di questo soggetto, attraverso una selezione di opere declinate in forme diverse: dipinti, disegni, stampe, sculture, miniature. Lungo l’intenso percorso espositivo, potranno essere ammirati la Pietà di Vittore Carpaccio, per la prima volta esposta al pubblico (oggi in collezione privata) e i lavori di grandi artisti italiani quali Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, Cosmé Tura, Francesco del Cossa, Ercole de’ Roberti, Giovanni Bellini, Perugino. La mostra è promossa dal Comune di Milano|Cultura e curata da Antonio Mazzotta (Università degli Studi di Milano) e Claudio Salsi (Direttore Area Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici del Comune di Milano), con la collaborazione di Agostino Allegri (Università degli Studi di Milano) e Giovanna Mori (Conservatore responsabile Museo della Pietà Rondanini – Michelangelo). Il catalogo della mostra, edito da Officina Libraria, composto da un ampio saggio di Antonio Mazzotta e Agostino Allegri – arricchito da un’introduzione di Salvatore Settis – rappresenta il primo studio, ampio e comprensivo in lingua italiana sulla fortuna di questo tema in Italia. Il volume è inoltre corredato da interventi di Claudio Salsi, Giovanna Mori e Andrea Perin.