Scandiano. La compagnia Tabù domani sul palco del Teatro Boiardo

Andrà in scena domani sera, martedì 11 dicembre alle ore 21, presso il teatro Boiardo di Scandiano, uno spettacolo teatrale nato dal protocollo di intesa “Teatro e Salute Mentale”, sottoscritto dagli Assessorati regionali Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità e Politiche per la Salute. Il progetto ha costruito un terreno comune per la valorizzazione del teatro considerato come elemento di benessere psichico e, soprattutto, di crescita individuale e collettiva. Nell’anno in cui ricorrono i quaranta anni della Legge Basaglia, la Regione Emilia Romagna ha voluto promuovere un vero e proprio cartellone di eventi trasversali che intendono promuovere le compagnie teatrali operanti nei diversi Dipartimenti di Salute Mentale del territorio regionale. E così le diverse produzioni teatrali realizzate dalle compagnie sono diventate parte integrante delle varie stagioni teatrali regionali, per una loro valorizzazione, sia sotto l’aspetto sociale sia culturale. Lo spettacolo “Il mio cuore è un palcoscenico vuoto” che la compagnia Tabù porterà a Scandiano nasce dalla consapevolezza che ogni corpo è una storia che, attraverso un gioco di doppi e rimandi visivi racconta la storia di una ragazza messicana: Frida Khalo. La regia, le scene e i costumi sono di Marco Zuffa e Veronica Schiavone. Il costo del biglietto è di soli 5 Euro. Il progetto regionale Teatro e salute mentale è voluto e promosso dalla Regione Emilia Romagna (Assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna) e dai Dipartimenti di Salute Mentale di Bologna, Reggio Emilia, Ferrara, Piacenza, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Rimini e Imola. Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e gestito e coordinato dai Dipartimenti di Salute Mentale. Un gruppo di lavoro così ampio, impegnato in attività di valenza sia territoriale che regionale, attraverso un forte coordinamento di saperi, rappresenta un eccezionale punto di forza del progetto. Quest’ultimo rappresenta la realizzazione e prosecuzione di un impegno, già avviato negli anni passati, verso un progettare comune capace di “contaminarsi”, o meglio, come suggerisce l’etimologia della parola, di “toccare insieme” il tema della promozione di salute mentale. Nello specifico progettuale, la contaminazione è in primo luogo quella tra arte e salute, straordinariamente fiorente nella nostra regione, come testimoniano le produzioni teatrali stesse. In secondo luogo la contaminazione voluta tra gli stessi Dipartimenti, che già da qualche anno, intendono le possibilità offerte dalla progettazione sociale in rete, si sono trasformate in azioni a valenza territoriale, congiunte negli obiettivi e negli intenti. Dalla cooperazione dei Dipartimenti e dall’irrompere dell’arte nei luoghi deputati alla cura nasce Teatro e salute mentale, progetto che include la realizzazione di una piattaforma di comunicazione e di implementazione degli obiettivi, nello specifico del portale Teatralmente.it. Le attività teatrali e gli spettacoli promossi costituiscono potenti elementi trasformativi capaci di apportare alla comunità, e quindi non solamente agli utenti coinvolti nelle iniziative, una serie di benefici personali, culturali e sociali. Rispetto ai benefici personali, il lavoro artistico, che può comprendere momenti quali training fisico e vocale, memorizzazione, presenza puntuale alle prove, allestimento e ideazione scenica, stesura della drammaturgia, realizzazione dello spettacolo e gestione dell’emotività che ne deriva, rappresenta uno strumento importante sia nella prevenzione, che nel trattamento della sofferenza psichica. Il teatro rappresenta un’occasione per attivare competenze personali su più livelli, tutti chiamati in causa dal fare teatro. Per citarne alcuni, miglioramento della capacità di memorizzazione, dell’autostima personale, rafforzamento dell’identità, miglioramento della etero percezione, della capacità di stare in gruppo e di esercitare ruoli diversi. Attraverso l’attivazione di processi di cambiamento sul singolo e nella comunità prossimale, il teatro è in grado di incidere sulla percezione della sofferenza mentale, sul rafforzamento delle reti di sostegno, sul coinvolgimento della cittadinanza e dei famigliari. Sintetizzando, l’esercizio di cultura e la realizzazione di prodotti artistici mostrabili ad un pubblico esterno al Servizio di salute mentale, possono contribuire a migliorare il benessere sociale. A livello culturale, il progetto Teatro e salute mentale ha attivato processi di collaborazione tra i teatri e le compagnie presenti sul territorio capaci di coinvolgere nuovi spettatori, e di alimentare originali percorsi di creazione di cultura. L’incontro tra arte teatrale e psichiatria si rivela fertile per entrambi testimoniando ancora una volta come la salute mentale si concretizzi necessariamente nel benessere comunitario. Il coinvolgimento di artisti appare fondamentale nel processo di confronto delle esperienze teatrali nate all’interno dei servizi di salute con i contesti d’arte canonici. La scommessa in corso è quello di innescare tale confronto in maniera dialettica, capace di vivificare anche un mondo, quello teatrale, troppo spesso descritto come distante dalla funzione etico-sociale che storicamente gli è stata attribuita.