Napoli. Antonio Ferrara morto durante una rapina: era il titolare di Pietruccio

Napoli è sotto choc. Il salumiere Antonio Ferrara è morto stroncato da un infarto durante una tentata rapina. L’uomo di 64 anni era affetto da una cardiopatia. Quando il commerciante ha visto il rapinatore armato entrare nella sua salumeria, in piazza Montesanto, e ne è nata una colluttazione durante la quale è stato colto da un malore che l’ha ucciso. Il malvivente sarebbe poi fuggito senza prelevare nulla dal negozio. In base a quanto appurato dalla polizia, che ha ascoltato testimoni e alcuni parenti del salumiere, infatti la rapina non sarebbe stata consumata.  Dopo aver visto Ferrara accasciarsi, il bandito si sarebbe dato alla fuga a mani vuote. Inutile il trasporto del sessantenne nel vicino ospedale Vecchio Pellegrino. Ferrara è morto poco dopo l’arrivo nel pronto soccorso. Il teatro della tentata rapina è “Pietruccio”, storico minimarket della Pignasecca, in piazzetta Montesanto, proprio di fronte alla Cumana. La strada davanti al negozio è stata invasa da decine di persone che conoscevano l’uomo, commerciante storico del quartiere.

Un ricordo di Antonio Ferrara

Tantissimi i messaggi di cordoglio. Ecco cosa ad esempio ha postato Emilia Ruggiero su facebook. “Il suo negozietto di Coloniali a piazza Montesanto, di fronte alla Cumana, era piccolo ma “chine ‘e devuzione”, come diceva sempre mia madre. Antonio Ferrara, conosciuto come Pietruccio, erede di una dinastia storica della zona Pignasecca, aveva di tutto. Era aperto fino a tarda ora. Potevi contarci in qualsiasi momento. Sempre garbato e disponibile, specialmente verso gli “ultimi”, lavoratore instancabile, nonostante i problemi di vita e di salute. Per me era diventato l’appuntamento serale, dopo una preghiera alla vicina chiesa di Montesanto, dove appunto mi stavo recando anche ieri sera. Ho visto la concitazione dell’intera zona, incredula e attonita. Per una sciagurata rapina, un maledetto, pistola puntata contro, rivendicava l’incasso serale. E lui, spaventato, non ha retto all’emozione, impaurito per la sua e anche per l’incolumità del fratello e degli avventori presenti al momento. Tutto in pochi attimi….Un infarto fatale lo ha stroncato. Da quindici anni, dopo la separazione dalla moglie, viveva con la sorella, proprio alla porta di fronte alla mia. Caro Antonio, mi mancheranno le nostre chiacchierate serali con le amiche e amici della sera, clienti abituali. I tuoi cinque figli, alcuni lontani da Napoli, hanno perso un padre esemplare, fedele alla sua famiglia, anche dopo, sempre. Da ragazzino, giocavi a pallone nel cortile del palazzo, con mio fratello, tuo coetaneo. Siamo cresciuti insieme. Ora, il Signore sia benevolo con te, accogliendoti da subito nel Suo Regno, come meriti. CIAO ANTONIO”.