Traversetolo. Fino al 9 dicembre in scena la mostra sulla Pop Art americana

Alla Fondazione Magnani-Rocca fino al 9 dicembre è in scena la mostra sulla Pop Art americana.  Il pubblico ha ancora alcuni giorni per ammirare presso la Villa dei Capolavori, sede della Fondazione a Mamiano di Traversetolo, le vivacissime opere – oltre ottanta – di alcuni fra i più celebri artisti della seconda metà del Novecento, in particolare Roy Lichtenstein e Andy Warhol. Era tutto così colorato, luminoso ed esagerato nell’America degli anni Sessanta; le grandi città erano come un museo Pop a cielo aperto. Le immagini e gli idoli prodotti dal cinema, dalla televisione e dalla pubblicità, gli oggetti commerciali della società consumistica, divennero i protagonisti e i materiali espressivi della nuova arte, nel pieno di quel boom economico da cui gli artisti della Pop Art trassero suggestioni fortissime, eccitati dalla vitalità e dall’energia della nuova cultura popolare che i mass-media propagavano come in un prisma. La chiave d’accesso alla Pop Art americana e alla mostra si ritrova proprio nella contrapposizione fra i suoi due esponenti più importanti, Warhol e Lichtenstein. Andy Warhol ha immortalato personaggi celebri ripetuti all’infinito (su tutti Marilyn Monroe) o i barattoli di Campbell’s Soup, ma il suo intento era di mostrare la loro precarietà, la fine inevitabile cui vengono assoggettati prima che dal destino comune a tutti, dalla necessità del mercato di sostituirli con nuovi miti, con prodotti sempre più attraenti proprio in quanto nuovi. Roy Lichtenstein, invece, tenta di opporsi a questo processo di glorificazione dell’effimero, avvalendosi di simboli non fugaci. Le sue celebri figure femminili, le sue immagini in apparenza identiche a quelle dei fumetti e delle grafiche pubblicitarie, sono in realtà porzioni che l’artista ha estrapolato dal contesto originale per concedere loro una nuova vita. Lichtenstein offre a queste immagini una personalità artistica riconoscendovi una bellezza che deriva dalla grande tradizione classica e, come tale, non soggetta al disfacimento, come invece succede ai personaggi e ai prodotti di consumo di Warhol. Così facendo, Lichtenstein offre all’arte una zattera di salvataggio dall’aggressività del marketing, tentando di allontanare dall’umanità lo spettro, già reale, dell’abbrutimento, al contrario di quanto fa Warhol che analizza e mette in scena la parabola discendente o di deterioramento, l’iter del consumo psicologico dell’immagine. La mostra, curata da Walter Guadagnini e Stefano Roffi, è accompagnata da un ricco catalogo edito da Silvana Editoriale, contenente i saggi dei curatori e di altri studiosi, quali Avis Berman, Stefano Bucci, Mauro Carrera, Mirta d’Argenzio, Kenneth Tyler, oltre alla riproduzione di tutte le opere esposte. L’8 e il 9 dicembre visite guidate alla mostra alle ore 11.30, 15.30, 16.30; per prenotazioni scrivere a [email protected] oppure presentarsi all’ingresso del museo, fino a esaurimento posti (costo ingresso 10 euro, oltre alla guida facoltativa 5 euro). L’8 dicembre, penultimo giorno della mostra, apertura prolungata fino alle ore 20, con speciale visita guidata anche alle ore 18.30; a seguire cena ‘finissage’ nell’antica corte della Villa con le ricette di Casa Magnani, costo della cena 35 euro (prenotazione al 393 7685543 o 328 8156054 salvo esaurimento disponibilità). Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dall’8 settembre al 9 dicembre 2018.  Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Aperto anche l’8 dicembre. Ingresso: € 10,00 valido anche per le raccolte permanenti – € 5,00 per le scuole.  Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 [email protected] www.magnanirocca.it  La mostra è realizzata grazie al contributo di: FONDAZIONE CARIPARMA, GRUPPO BANCARIO CRÉDIT AGRICOLE ITALIA. Media partner: Gazzetta di Parma. Con la collaborazione di XL Catlin, leader mondiale nell’assicurazione delle opere d’arte e di AON S.p.A. Sponsor tecnici: Angeli Cornici, Cavazzoni Associati, Fattorie Canossa, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico.