Ortigia. Quadrifoglio ospita la personale di Sandro Bracchitta

Dal 1° al 30 dicembre la Galleria Quadrifoglio di via Santi Coronati 13 a Ortigia ospiterà la personale di Sandro Bracchitta dal titolo “L’archetipo … il segno”, a cura di Mario Cucè. L’inaugurazione si terrà sabato 1, alle ore 18. Sarà presente l’artista. La mostra, aperta fino al 30 dicembre, osserverà i seguenti orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Sandro Bracchitta

Ragusa, 1966), incisore noto a livello internazionale, insegna Tecniche di Incisione nell’Accademia di Belle Arti di Palermo. Numerose le sue personali in vari paesi d’Europa, ma anche in Cina e in Giappone. Segno, questo, della sua capacità di toccare la sensibilità di fruitori appartenenti a culture diverse. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi di Firenze alla Biblioteca Apostolica Vaticana, dalla National Museum of Modern Art di Tokio al China Printmaking Museum. Ha esposto in varie occasioni con il Gruppo di Scicli, cui lo lega una comune identità culturale. Bracchitta crea le incisioni nel suo atelier ” Studio Stampa d’Arte” a Ragusa.

L’archetipo …il segno

Raccoglie una selezione di incisioni per lo più realizzate a carborundum, puntasecca e acido diretto, la maggior parte di grande formato. Tra queste, anche alcuni lavori inediti e opere uniche retouche a floccaggio, tecnica preferita dall’artista. I lavori presentati si inscrivono nei codici del linguaggio poetico che contraddistingue la ricerca artistica di Bracchitta negli ultimi vent’anni. Sono immagini, archetipi e soggetti fra modernità e tradizione, come la ciotola, i semi, la casa tridimensionale, la sedia, in un ricercato equilibrio tra segno, forma e colore. In occasione di una esposizione che si tenne a Modica qualche anno addietro, Piero Guccione, l’artista di Scicli recentemente scomparso, ha scritto di lui: “Confesso la mia inadeguatezza per letture critiche, ma è certo – ed è ciò che veramente conta per tutti noi – che ogni volta, trovandomi di fronte a un’opera di Sandro Bracchitta, sia un piccolo pastello o un grande foglio inciso, lo sguardo si fa più attento, mentre un sottile piacere sale lungo le vie impervie, misteriose e sconosciute dell’emozione”.