I deputati leghisti scaricano i grillini: verso la crisi di Governo

E’ un vero colpo di scena. Il Governo viene battuto nell’Aula della Camera sul voto segreto di un emendamento al ddl anticorruzione. La Lega ha votato contro il M5s sull’emendamento 1.272 che ridefinisce in modo restrittivo il peculato. Nella votazione i sì sono stati 284, i no 239. Matteo Salvini critica la scelta dei deputati del Carroccio. “Voto in aula assolutamente sbagliato. La posizione della Lega la stabilisce il segretario. Il provvedimento arriverà alla fine come concordato dalla maggioranza”. Al voto sull’emendamento presentato al ddl anticorruzione dall’ex M5s Catello Vitiello, ora nel gruppo Misto-Maie, sono risultati assenti 9 deputati della Lega (Basini, Bitonci, Cecchetti, Centemero, Fugatti, Legnaioli, Segnana, Tonelli e Zanotelli) e 9 del M5S (Alaimo, Bologna, Dall’Osso, Ficara, Penna, Perconti, Termini, Varrica, Zolezzi). Il segnale è chiaro: la Lega vuole la crisi di Governo. I leghisti sono stufi dei grillini. E non hanno alcun intenzione di sostenere logiche manettare ed inconcludenti. La Lega è una forza di centrodestra e tale rimane. “La bocciatura a voto segreto di un emendamento al ddl Bonafede è la prova materiale che la maggioranza si sta sfarinando. Al termine di giornate di contrasti su ogni tema, dalla giustizia ai termovalorizzatori al ddl sicurezza, e nel giorno in cui lo spread tocca il picco di 330 punti, la maggioranza sconfitta alla Camera su un voto segreto al ddl Bonafede restituisce la fotografia impietosa di un governo che è oltre il limite dello sbando: e’ semplicemente finito”. Così il deputato di FI Osvaldo Napoli commenta il voto alla Camera. “Una maggioranza divisa e pasticciona boccia il provvedimento bandiera del movimento 5 stelle. Il governo sfiduciato dai suoi deputati risulta sempre più debole e confuso”. Lo ha dichiarato Graziano Delrio, presidente del gruppo Pd.