Tassa dei grillini sulla Coca Cola per finanziare le promesse elettorali

Con l’Europa pronta a sanzionare Roma e le casse vuote, i grillini sono in difficoltà. Mantenere le favolistiche promesse elettorali è praticamente impossibile. Ora però che si va verso il voto delle europee Di Maio e soci cercano di trovare il modo di finanziere i provvedimenti che hanno promesso. Ecco quindi l’idea di tassare le bevande zuccherate come la Coca Cola. Il balzello dovrebbe coprire l’esclusione del regime Irap per le partita Iva fino a 100 mila euro. È la proposta M5S-Lega alla manovra, approvata in commissione Finanze e che dovrà essere esaminata dalla commissione Bilancio. L’emendamento, a prima firma dell’esponente 5S Carla Ruocco e sottoscritto da alcuni deputati leghisti, prevede come copertura principale la revisione delle spese fiscali. Si tratta di un provvedimento spesso invocato per contrastare l’incremento dell’obesità. Secondo alcuni studi potrebbe funzionare, secondo altri non basta. Esperimenti già condotti in Messico e in California hanno però dato una risposta variabile, ma comunque positiva. Nello spazio di un paio d’anni il consumo delle bevande tassate si è ridotto mentre è aumentato quello delle bottiglie d’acqua. Un consumo eccessivo di zuccheri aggiunti può infatti causare diversi problemi di salute. L’obesità per esempio, ma non solo: aumentano i rischi di malattie cardiovascolari, di diabete, di acne, di ansia, irritabilità e sbalzi d’umore. Pare che ostacoli anche l’apprendimento e la memoria.