Sarà  Presentata  a Celico (CS) la “Trilogia Gioachimita” di Adriana Toman  

 

L’Abate Gioacchino da Fiore

    La Modernità e Attualità del Pensiero dell’Abate Gioacchino da Fiore  Celico (comunità della Presila Bruzia), nota come ’Città Celeste’ dell’Abate Gioacchino – dove è nato nel 1.130 circa – ospiterà una manifestazione culturale caratterizzata da un ‘Reading Teatrale’, mirato alla presentazione di un lavoro di alto profilo e contenuti: La “Trilogia Gioachimita” di  Adriana Toman. E’ previsto, infatti, per il prossimo 22 Dicembre (Sabato), alle ore 17.30, a Celico (CS), presso la ‘Sala teatro’ dell’Istituto Comprensivo di Celico – Spezzano della Sila, una speciale manifestazione, molto attesa, pregna di emozionante significato.

Il Programma dell’Evento “Trilogia Gioachimita” a Celico (CS)

L’appuntamento celichese, dunque, vuole rappresentare un momento significativo di riflessione e di approfondimento sull’opera dell’immenso teologo-pensatore-letterato, quale il venerato Abate Gioacchino da Fiore è stato.

Celico – ‘Città Celeste’ -Abate Gioacchino

Alla manifestazione sarà presente l’Autrice, con la partecipazione all’Evento di illustri e qualificati relatori. L’obiettivo è quello di dare forma ad un ampio e coinvolgente dialogo sui contenuti dell’ Opera, per indicarne attualità ed imperitura prospezione storico-culturale. Il Programma ufficiale è stato accuratamente redatto dalla Dea Editori – Incontri Silani -Tour 2018 – Percorsi Culturali, diretta dall’instancabile e vulcanico Egidio Bevilacqua. L’iniziativa reca anche la piena adesione, con  patrocinio,  del Comune di Celico e prioritariamente l’impegno,a nome dell’intera Amministrazione, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Mariella Iaccino, supportata,sul piano organizzativo,dalla docente di Arte, Sabrina Marotta.

Plesso Istituto Comprensivo Celico-Spezzano Sila

La calendarizzazione dell’Evento è stata salutata, con vivo interesse, da Prestigiosi Organismi, quali: Centro Internazionale di Studi Gioachimiti di S.Giovanni in Fiore, Associazione Culturale Abate Gioacchino di Celico, Accademia Teatrale “Ciardullo” di Casali del Manco (CS). Realtà che saranno presenti con i rispettivi responsabili: Riccardo Succurro, Francesco Scarpelli e Francesco De Marco. L’Opera di Adriana Toman rappresenta un altro importante ed originalissimo contributo sulla conoscenza di una grande Figura dell’Antichità, che esprimeva rilevante lungimiranza e modernità di pensiero. “Trilogia Gioachimita” di Adriana Toman (edita da Rubbettino), frutto di accurati studi e ricerche, racchiude i testi di tre rappresentazioni teatrali dedicate ad altrettanti momenti cruciali della vita dell’abate Gioacchino da Fiore.

Celico – Chiesa dell’Assunta  (luogo natale dell’Abate Gioacchino)

La pubblicazione costituisce un originalissimo contributo per meglio definire la figura poliedrica dell’Abate, i cui interessi, non solo religiosi,non avevano confini ben delineati. Questo nuovo ulteriore contributo letterario e culturale,pertanto, s’inserisce a pieno titolo, quale solido tassello, nel mosaico delle iniziative editoriali incentrate sulla figura e l’influenza del pensiero Gioachimita su gente umile e sui potenti del suo tempo. Le tre sceneggiature hanno un denominatore comune: la presenza femminile in tutte e tre le opere, che interagisce con la figura possente, carismatica e ammaliante di Gioacchino da Fiore. Il libro, pertanto, diventa anche uno spaccato di storia, sottolineando con forza il ruolo della donna nei diversi periodi storici in cui i fatti sono accaduti. La prima opera parla del periodo in cui Gioacchino da Fiore andò in Terra Santa, occasione questa per “mettere a confronto le tre religioni monoteiste del Mediterraneo proprio fuori le mura di Gerusalemme”-come sostiene l’Autrice – e per “riproporre problematiche che a distanza di 800 anni non sono ancora risolte”. La seconda opera è dedicata all’incontro di Gioacchino da Fiore, Riccardo Cuor di Leone e Filippo Secondo Augusto di Francia, quando a Messina – questi ultimi – erano in attesa per imbarcarsi per la Terra Santa, e Gioacchino da Fiore fu interrogato sull’apocalisse, sull’anticristo e colse anche l’occasione per fare delle profezie. La terza opera – invece – dal titolo “la Confessione” è l’incontro tra Costanza d’Altavilla – madre di Federico II di Svevia ( lo Stupor Mundi) – e Gioacchino da Fiore, nel quale Costanza chiede di essere confessata. Da Casali del Manco (CS), 5.11.2018