I grillini sbloccano il gasdotto Tap: rivolta della base in Puglia

Il M5S delude la base in Puglia. Via libera grillina alla costruzione del gasdotto Tap. “E’ legittima e il governo non può interrompere la realizzazione dell’opera che collegherà il Mar Caspio all’Italia con approdo sulla spiaggia salentina di San Foca di Melendugno, nel Salento, anche perché lo stop comporterebbe costi insostenibili, pari a decine di miliardi di euro”. E’ la decisione del premier Giuseppe Conte che fa arrabbiare la comunità del Salento. “Non abbiano chiesto a Conte o alla ministra salentina Barbara Lezzi” afferma il sindaco di Melendugno, Marco Potì – di essere i dottori dei nostri dolori. Ci cureremo da soli le nostre ferite, sapremo rialzarci e continuare a combattere. Conte con questo atteggiamento avalla quella che sarà una follia ingegneristica e la distruzione di un intero territorio. Nel Salento se lo ricorderanno bene”. “Anche nei punti contestati – replica il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – non sono emersi profili di illegittimità, indipendentemente dal merito, in quanto la Commissione Via – unico soggetto titolato a pronunciarsi – ha ritenuto ottemperate le prescrizioni”. Rabbia dei No Tap. “È chiaro – dice il leader del movimento Gianluca Maggiore – che la nostra battaglia continuerà, come è chiaro che tutti i portavoce locali del M5S che hanno fatto campagna elettorale qui e che sono diventati addirittura ministri grazie ai voti del popolo del movimento No Tap, si devono dimettere adesso”. Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, accusa. “Il M5S sapeva di non poter bloccare il gasdotto, ma in Puglia ha fatto la campagna elettorale gridando NoTap, prendendo in giro i cittadini”. Esulta Matteo Salvini. “Avere l’energia che costerà meno a famiglie e imprese è fondamentale, quindi avanti coi lavori”.​