A Gioiosa Jonica Presentato il Libro-Ricerca sulle Ferrovie curato da Fedele Sirianni

Il Volume  Racconta un’Appassionante Storia di Uomini, Mezzi e Luoghi!   Scenario migliore non poteva esserci! E’ garanzia di successo volgere una manifestazione culturale nella maestosa Sala Convegni dello storico Palazzo Amaduri di Gioiosa Jonica (RC), le cui antiche vestigia risalgono fin al XV secolo.  Sì, perché la splendore è soprattutto al suo interno e la proiezione di questo gioiello architettonico è quella di un ben organizzato Centro Polivalente Multidisciplinare.

Palazzo Amaduri (XV Sec.).

Pertanto nulla è mancato per rafforzare la validità di un’importante, quanto speciale evento, che ha richiamato un livello alto d’attenzione per l’originalità e l’ampiezza dell’argomento. Ma di cosa si è parlato all’atteso appuntamento Gioiese, promosso ed organizzato dal  Club per l’UNESCO e dalla Pro Loco, d’intesa e con il patrocinio dell’Ente Locale ?   E’ il presidente di questi due Soggetti promotori, meritori Organismi di promozione turistico-socio-ambientale del territorio,che hanno quale attivo e dinamico Presidente il Giornalista Nicodemo Vitetta, che c’introduce in quello che è stato giudicato un ‘riuscito Evento’, sia per la ricchezza dei contenuti di sicura attualità, sia per la presenza di ospiti di qualità.

Nicodemo Vitetta, Presidente Club Unesco e Pro Loco – Gioiosa J.

“Abbiamo tenuto molto – sostiene Vitetta – alla presentazione della preziosa opera documentale (un volume che custodisce rare e spettacolari immagini in bianco e nero) sulle esaltante storia delle tratte ferrate della Calabria, tal titolo:”Dalla Mediterranea Calabro- Lucane alle Ferrovie della Calabria (Persone,Luoghi e Mezzi). Un libro scritto con molta sagacia, passione e  competenza da Fedele Sirianni,  storico della Mediterranea Calabro-Lucane, per i tipi della Dea Editori di Egidio Bevilacqua (Camigliatello Silano-CS). La nostra Comunità – prosegue Nicodemo Vitetta – ha anche il suo non marginale capitolo di storia (anche se non compiutamente svolto) sulle ferrovie ed è forte non solo il ricordo ma la ‘resistenza’ di ferrovieri in servizio e non, della cittadinanza associativa attiva, di auspicare processi di ristrutturazione e potenziamento dell’infrastruttura dell’ intera area Jonica.” Presso la splendida Sala riunioni di Palazzo Amaduri s’è ritrovato, per l’occasione, un attento e prezioso uditorio, che ha seguito lo scandire degli interventi mirati, improntati a fornire della preziosa opera, di paziente ricerca storiografica, un contributo di analisi e riflessioni diverse: sulla struttura e valenza storico-culturale del  libro-documento; sull’originalità e meticolosità del lavoro ‘certosino’ svolto; sulla sua influenza educativa ed informativa, per migliorare ed approfondire la conoscenza delle epiche infrastrutture ferroviarie che sono un grande patrimonio per l’intera Calabria. Patrimonio che, a giusta ragione, anni fa, Italia Nostra definì: ‘Le Ferrovie delle Meraviglie’.

La indicativa copertina del Libro-Ricerca.

L’impegno sinergico profuso, sia dal curatore, sia anche dall’ editore, ha  significato dispiegare un paziente sentire, prima, ed il visitare,poi,persone e luoghi; appassionati cultori, ex ferrovieri ed in servizio, dai quali ottenere testimonianze, documenti, foto significative sulle diverse fasi che hanno contraddistinto l’evoluzione stessa della rete ferroviaria calabrese. A parte le complesse ricerche d’archivio. Dopo un’efficace introduzione al tema,a cura Nicodemo Vitetta – che ha significativamente e brevemente illustrato ruoli e finalità degli Organismi che rappresenta – è stato registrato l’atteso intervento dell’autore del prezioso libro-ricerca,Fedele Sirianni,che ha illustrato le varie fasi del lungo lavoro svolto per reperire e catalogare gli originalissimi documenti fotografici. La Struttura del  Volume sulla Storia delle Ferrovie in Calabria “ E’un libro-ricerca – rileva Sirianni – che “racconta per immagini” luoghi, percorsi e mezzi legati al ramo ferroviario della storica azienda di trasporto calabrese. Questa bella pagina a forte caratura storica – prosegue il curatore del volume – passa soprattutto attraverso le “memorie dei diversi contesti territoriali”, i monti della Sila, del Pollino e quelli dell’Aspromonte, il sorgere del sole sulla Soverato-Chiaravalle e i tramonti sulla Vibo Valentia-Mileto. Il libro – informa ancora Sirianni- non trascura l’aspetto emozionante, saliente e fondamentale delle risorse umane, delle diverse figure e professionalità che hanno fatto e continuano a fare la storia delle ferrovie. Un mondo – pone l’accento Fedele Sirianni – che ha saputo ben sintonizzarsi con i territori interessati, svolgendo una funzione di servizio complessa e molto apprezzata dalle Comunità.

I Relatori: -da sin. -Egidio Bevilacqua, Fedele Sirianni, Enzo Pianelli, Nicodemo Vitetta.

Oggi siamo a Gioiosa – ricorda Sirianni – per onorare la volontà degli organizzatori del Club per l’UNESCO e della Pro Loco di Gioiosa Jonica che hanno a cuore di far  conoscere,attraverso le testimonianze di quanti ricordano (con profonda nostalgia) la tratta ferrata “Marina di Gioiosa Jonica – Mammola (Stazioni e fermate: Marina di Gioiosa, Bernagallo, Gioiosa Ionica Superiore, Martone-S. Giovanni di Gerace, Grotteria, Autetto, S. Barbara, Mammola)”. Una rete che ha favorito lo sviluppo socio – economico dei comuni della Vallata del Torbido in anni di grande “povertà”, aperta nel1931, chiusa nel 1968”. La Testimonianza di un Editore di Trincea,che opera sull’Altopiano della Sila “Un viaggio nel tempo – parla l’editore, Egidio Bevilacqua – alla scoperta di luoghi, persone e situazioni, ma anche di architettura: stazioni, ponti, gallerie. Un insieme di circostanze rese ancora più affascinanti dal bianco e nero della fotografia, impresse nella pellicola in un tutt’uno di gente, treni ed itinerari. Uno scenario ricco e meraviglioso, per certi aspetti romantico, unico e irripetibile: dalla vecchia locomotiva ‘Borsing’ ai moderni ‘Stadler’. Si tratta più che di un racconto affascinante -giudica Bevilacqua – che con le immagini del tempo farà attraversare antichi borghi, località turistiche, suggestivi luoghi,mezzi storici,stazioni, caselli,viadotti,ma soprattutto uomini e donne-lavoratori che con il loro prezioso sacrificio hanno condotto fino ad oggi questa straordinaria realtà regionale”.  

Pubblico presente all’Evento Culturale.

Il Libro-Documento? Un Pregevole Lavoro di Ricerca.

 Le vecchie F.C.L. (Ferrovie Calabro Lucane) sono state in particolare per le aree interne della regione Calabria, per decenni, l’unico mezzo di trasporto esistente in particolare nell’immediato dopo guerra.

La realizzazione di un volume sulla evoluzione storico-sociologica delle Ferrovie – che non vuole essere indicato come un semplice ‘Album Fotografico’-, ha significato il superamento di un ritardo in parte culturale e per altri versi un primo solenne riconoscimento a quanti, nel corso degli anni, hanno dedicato attaccamento e amore verso un ‘attività di servizio, non sempre facile, anzi, spesso con evidenti difficoltà ambientali.

  Palazzo Amaduri -Biblioteca Pellicano. Nello Spazio Dibattito: “ Le Ferrovie non devono Morire”! Non sono mancati alcuni incisivi interventi da parte degli addetti ai lavori e dal pubblico, che si sono succeduti con un ritmo di gradevolezza espositiva e massima attenzione da parte dei presenti. Ci sono da segnalare i contributi al dibattito da parte di: On.Giuseppe Pedà, ex Presidente Ferrovie della Calabria e attuale Consigliere Regionale; On. Candeloro Imbalzano, ex Consigliere Regionale; Tonino Giannotta,Coordinatore sede di Marina di Gioiosa Jonica Ferrovie della Calabria.  Altri apprezzati momenti di riflessione sono stati assicurati da: Roberto Logiacco ex Capo stazione Ferrovie della Calabria; Dr. Giuseppe Agostino Consigliere Comunale di Mammola; Giovanni Tomaselli segretario territoriale della Uil Trasporti.

Storica Locomotiva F.C.L.

  Il Forte Messaggio che viene dal Libro di Sirianni. L’obiettivo è di salvaguardare importanti conquiste storiche, valori locali e identità territoriali,umane,con l’intento di promuovere interventi produttivi,finalizzati a favorire l’occupazione, soprattutto giovanile, con iniziative atte ad incentivare e valorizzazione  orientamenti produttivi endogeni, esaltando la vocazione turistico-ambientale e culturale delle aree pedemontane, montane e costiere della regione. Si renderà necessario,pertanto, dare contenuto a forme moderne – a bassissimo impatto ambientale – di fruizione dei territori sopra indicati,quali:Riuso funzionale e moderno della tratte ferroviari,allo stato in progressivo degrado e colpevole abbandono; turismo rurale, ecologico-paesaggistico,culturale, artistico e religioso;rivalutazione delle eccellenze tipiche gastronomiche, attraverso i percorsi del gusto, l’escursionismo a piedi, il cicloturismo e l’ippoturismo (elementi da annoverare quali complementari alla rinascita funzionale delle tratte ferrate storiche di Calabria).

Palazzo Amaduri – Salone delle Cerimonie.

  Considerazione Conclusiva Al di fuori di…Metafora! L’impegno nel contesto culturale-educativo-storico, che, via via, sta coinvolgendo il Pianeta Scuola, alimenta il lancio un accorato appello a tutti:“Rivitalizzare il Territorio… Usciamo dal Binario…Morto” ! Riprendiamoci – per un suo completo riuso funzionale – le tratte ferroviarie e le strutture che ne completano la geografia funzionale, rivitalizziamole, poiché esse sono come…la linfa che scorre in un corpo che ha tanta voglia di continuare a vivere. Dovranno rappresentare punti di eccellenza, non solo per la mobilità sostenibile, ma ‘oasi’ di sicurezza, fiducia, vicinanza affettiva…! Per chiudere questo servizio, mi piace citare il compianto Ennio Flaiano, scrittore e giornalista, che ci ha lasciato una frase molto calzante e significativa:        “ Ogni stazione è il punto psicologico più vicino alla propria casa”!