Napoli. Omicidio del calciatore Raffaele Perinelli: arrestato un ambulante

Ha ammesso di avere ucciso Raffaele Perinelli al culmine di una lite per banali motivi. Il reo confesso è A.G., 31 anni, è un venditore ambulante incensurato, che abita a Miano, lo stesso quartiere della promessa del calcio locale colpito a morte da una coltellata al petto. Assistito dall’avvocato Rocco Maria Spina, il trentenne si è costituito presso il comando dei Carabinieri di Casoria. Durante l’interrogatorio del pm Anna Frasca avrebbe affermato di avere “rovinato la vita di quel ragazzo, ma anche la mia. Tra noi due c’era stato un litigio appena una settimana fa, ma per banali motivi, all’esterno di un locale notturno. “Sette giorni fa – ha riferito – gli avevo consigliato di non intromettersi in una lite e ci eravamo azzuffati. Abitavamo nello stesso quartiere e siamo venuti alle mani”. Raffale Perinelli era in moto quando ha incrociato l’auto dell’aggressore. “Negli ultimi giorni mi ero munito di un coltello perché avevo paura di incontrarlo e quando è nata la colluttazione ho deciso di impugnare l’arma. Così è nata la lite al termine del quale l’ho colpito al petto”.