A Verona passa la mozione leghista antiabortista

Verona diventa un caso nazionale. E’ sta approvata una mozione leghista antiabortista con l’ok della capogruppo del Pd. La mozione definisce Verona “Città a favore della vita”. Contiene espressioni critiche nei confronti della legge 194 a 40 anni dall’approvazione. Inoltre sono previsti finanziamenti ad associazioni cattoliche che hanno l’obiettivo di promuovere iniziative contro l’aborto. Ed è un caso nel caso il voto favorevole della capogruppo dem, Carla Padovani, nota per le posizioni ultra cattoliche e già al centro di polemiche per avere preteso di essere tolta da un video targato Pd con la prima unione gay a Verona. “Una vergogna. Vogliamo tornare sotto i ferri delle mammane?! Giù le mani dalla #194” ha twittato Laura Boldrini (Leu). La mozione era stata presentata dal consigliere leghista Alberto Zelger, e sostiene fra l’altro che la depenalizzazione decisa 40 anni fa avrebbe “contribuito ad aumentare il ricorso all’aborto quale strumento contraccettivo e non ha affatto debellato l’aborto clandestino”. Il documento è passato con 21 voti e 6 contrari. Oltre al sindaco Federico Sboarina e alla sua lista “Battiti”, è arrivato anche il sì della democratica Carla Padovani. La maggioranza aveva cercato di far mettere all’ordine del giorno una mozione per la sepoltura dei feti abortiti anche contro la volontà della donna coinvolta. Come in una precedente seduta nella quale era stato illustrato il testo, inoltre, si sono presentate le attiviste del movimento femminista “Non una di meno”, vestite come le ancelle della serie Tv “Handmaid’s Tale” che racconta un presente dispotico in cui “ancelle” vengono costrette a diventare oggetto per la riproduzione.