Di Maio promette reddito di cittadinanza dal 2019 ma i soldi non ci sono

Parole Parole cantava Mina nel 1972. Il vice premier Di Maio sempre più in difficoltà cerca ancora di fare campagna elettorale. Oscurato dall’alleato Salvini, imbarazzante con le sue gaffe, padre di provvedimenti dannosi per l’economia, il Ministro grillino promette: “Da metà marzo 2019 saranno avviati i centri per l’impiego con il reddito di cittadinanza erogato”. Luigi Di Maio sposta in avanti la sua promessa elettorale di carattere assistenziale. Lo fa anche perché non ci sono i soldi per finanziare le illusioni grilline. Non certo è colpa di Tria. I numeri sono indiscutibili: le casse sono vuote. Il Ministro annuncia anche la “proposta per incominciare ad eliminare le leggi inutili per le imprese. Siamo arrivati ad una proposta che elimina 140 leggi”. Lo ha ribadito Di Maio spiegando che “ci sarà un codice unico con norme uniche”.