Arezzo. Fuga di gas all’Archivio: morti Piero Bruni e Filippo Bagni

Due persone a terra all’Archivio di Stato uccise da una fuga di gas. Sono morti due dipendenti. Si tratta di Piero Bruni, 59 anni e Filippo Bagni di 55 anni, entrambi residenti ad Arezzo. Inutili i tentativi di rianimazione fatti sia sul posto che al pronto soccorso. C’è anche un ferito di Bucine ma le sue condizioni non sono preoccupanti. La fuga di gas dovrebbe essere partita dal sistema antincendio, al cui interno ci sono sostanze del tutto inodori. Gli impiegati erano già al lavoro ma è suonato l’allarme che indica principi di incendio o fughe di gas. Andando a controllare due impiegati sono caduti a terra privi di sensi. Sul posto subito vigili del fuoco, 118 con ambulanza e automedica e polizia locale. Allertato il Pegaso. E’ stata tentata la rianimazione di uno dei due intossicati sul posto, mentre l’altro è stato portato al Pronto Soccorso, entrambi dati subito in condizioni gravissime. I tecnici addetti hanno provato ad intervenire da remoto per capire cosa fosse successo. Ma l’allarme ha continuato a suonare. Nel momento di aprire una delle porte di accesso ai sistemi antincendio i dipendenti sarebbero stati investiti dalla nuvola di gas. Sono stramazzati in terra. Le due persone scese per verificare si sono trovate in un ambiente saturo di argon rimanendo intossicati: il gas non provoca scoppi ma brucia l’ossigeno. Troppo gravi le condizioni dei due intossicati per superare la crisi provocata dall’inalazione improvvisa di una grossa quantità di gas. La procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta. La pm incaricata, Laura Taddei, ha effettuato anche un sopralluogo. L’edificio è stato intanto posto sotto sequestro. In via precauzionale tutti i residenti intorno alla zona sono stati invitati dalla polizia locale a tenere le finestre aperte per evitare possibili infiltrazioni del gas tossico. Tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente don Alvaro Bardelli, il parroco della Pieve e della Cattedrale, che ha avvicinato anche gli intossicati all’arrivo dell’ambulanza. Piero Bruni, una delle due vittime, era il padre di Matteo, un giovanissimo giostratore di Sant’Andrea.