Sant’Agata di Scarperia. Niccolò Patriarchi non ricorda nulla

Si indaga per definire cosa abbia portato esattamente alla morte del piccolo Michele Patriarchi morto per mano del padre. Alla base ci sarebbe uno scatto d’ira legato ad una patologia psichiatrica di cui soffrirebbe Niccolò Patriarchi. L’uomo di 34 anni è stato arrestato a Sant’Agata di Scarperia (Firenze) per avere ucciso il proprio figlio di un anno in un litigio con la convivente, che è anche madre del piccolo. E’ la prima ipotesi investigativa che i Carabinieri stanno seguendo per determinare il contesto in cui è maturato il delitto e individuare le cause. Il trentenne è nel carcere di Sollicciano. “E’ in stato di choc e non ricorda nulla” dichiara all’Ansa l’avvocato Caterina Manni, difensore d’ufficio. “Mi ha solo detto che aveva lavorato tutta la giornata, che poi era rientrato a casa e che si aspettava una serata calma. Sull’accaduto non si ricorda nulla”. Lunedì 17 settembre è prevista l’udienza di convalida col gip Angela Fantechi in carcere. All’ospedale di Borgo San Lorenzo rimane ricoverata la convivente Annalisa Landi con piccole ferite da taglio a arti e testa.