Luigi Di Maio sta con i giudici e scarica Matteo Salvini

“Sulla vicenda della nave Diciotti sapevamo che le decisioni erano forti, ma le rivendichiamo come governo e abbiamo dato il nostro sostegno. Detto questo non si può dare sostegno alle accuse ai magistrati”. Sono le parole del grillino Luigi Di Maio, in merito all’attacco alla magistratura di Matteo Salvini. Il capo pentastellato sostiene i magistrati e scarica il socio di minoranza: “non condivido però l’idea di accusare la magistratura”. Va all’attacco Matteo Renzi. “Le dichiarazioni del ministro dell’Interno Salvini sono farneticanti. Come al solito mi tira in ballo e cerca di fare la vittima, ma l’idea che chi è stato eletto o siede al governo possa violare tranquillamente la legge è aberrante”. Il leader dem su Facebook aggiunge che “Salvini butta tutto sulla questione immigrazione per un calcolo politico. Sa che la Lega deve restituire 49 milioni, quindi prova a diventare un martire”. Dura la replica dei magistrati. Le parole di Salvini contro i giudici “rappresentano un chiaro stravolgimento dei principi costituzionali, che assegnano alla magistratura il compito e il dovere di svolgere indagini ed accertamenti nei confronti di tutti, anche nei confronti di chi è titolare di cariche elettive o istituzionali”. Lo afferma l’Anm in una nota. Anche il presidente del Csm, Giovanni Legnini, ha espresso “forte preoccupazione”.  Anche i giustizialisti messi dalla Lega al potere attaccano via Bellerio. “Salvini può ritenere che un magistrato sbagli ma rievocare toghe di destra e di sinistra è fuori dal tempo”. E’ il duro affondo del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, commentando l’attacco del vice premier Matteo Salvini alla magistratura. “Non credo che il ministro dell’Interno abbia nostalgia di quando la Lega governava con Berlusconi. Chi sta scrivendo il cambiamento non può pensare di far ritornare l’Italia nella Seconda Repubblica”. Prende le distanze dal suo partito il premier Giuseppe Conte. “Immaginate un leader di un partito che che da oggi in poi non può più disporre di un euro per svolgere attività politica. Non ha senso banalizzare il problema. Capisco lo scoramento di Salvini, se non avessi fatto il premier mi sarei offerto per difendere la Lega”. Così il presidente del Consiglio che, parlando a Ceglie Messapica (Brindisi), ha confermato che l’obiettivo del governo è portare a termine la legislatura.