Abbigliamento Canapa: come viene impiegata questa fibra robustissima

Di canapa si sente parlare quasi tutti i giorni, spesso però non si conosce esattamente l’origine, le proprietà e gli impieghi molteplici di questa pianta la cui storia è lunga almeno quanto quella dell’umanità. E’ utile approfondire la sua conoscenza, in particolare in riferimento alla tematica abbigliamento canapa.

Canapa: una pianta quasi miracolosa

Viene così definita per le proprietà curative. Inoltre cresce in modo veloce e ha un basso costo di mantenimento. Assicura un olio di alta qualità e altamente digeribile. La data in cui la cannabis è stata introdotta in Europa risale ad almeno 500 anni prima di Cristo. All’inizio del diciottesimo secolo, la cannabis era diffusissima in Nord America tant’è che la Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti fu stesa su carta di canapa. L’Italia è stata per secoli un’importante produttrice di cannabis. Questo grazie al clima della penisola particolarmente favorevole alla coltivazione di questa pianta. Le principali zone dove si coltivava canapa erano Bologna e Ferrara.

Gli utilizzi della canapa

Sono molteplici. L’olio di canapa e i suoi semi vantano un’elevata concentrazione e qualità di grassi omega 3 e 6. Così assicurano un potente effetto antinfiammatorio e sono ricchi di aminoacidi essenziali. Il suo olio non solo è idoneo al consumo alimentare, ma anche alla preparazione di cosmetici e alla cura della pelle così come riporta il portale specializzato oasidellacanapa.com dove è possibile approfondire la tematica.

Abbigliamento Canapa: le caratteristiche

Grazie alla resistenza della fibra di canapa in passato si usava per tessuti e abbigliamento da lavoro. Basti pensare che i primi jeans erano in canapa. Era apprezzata dagli uomini di mare che ne ricavavano vele, corde e tendaggi. La fibra di canapa è la più resistente tra quelle presenti in natura. A primo impatto i capi in canapa sembrano leggermente ruvidi, ma diventano più morbidi man mano che vengono indossati e ad ogni lavaggio. In più vanta naturali proprietà anti-batteriche e non è soggetta pertanto ad attacchi di muffe, di acari, di funghi e di tarme. E’ anche totalmente traspirante. Questo consente di stare freschi d’estate e caldi d’inverno. E’ utile in entrambe le stagioni.

Canapa e tessile: una tradizione in Italia

Le Repubbliche Marinare italiane apprezzavano tantissimo questa pianta per gli impieghi sulle navi. L’Italia è stata leader nella produzione di tessuti ad uso domestico: lenzuola, tovaglie. Le donne usavano la canapa per gli abiti e la biancheria della casa perchè duravano a lungo, per generazioni. Il suo utilizzo in ambito tessile è stato rivalutato negli ultimi decenni. Oltre alla resistenza, la canapa ha altri vantaggi. Assorbe molto l’umidità mediante le sue grandi cavità interne. Annovera una notevole capacità di dispersione di calore. Così i tessuti rimangono freschi d’estati ma caldi d’inverno. Assorbe poco gli odori, anche quelli del corpo. In estate i capi in canapa sono alleati contro i raggi solari in quanto hanno una maggiore protezione UV rispetto ad altri materiali. Ha una micropotenza elettrica che stimola la pelle favorendo anche la circolazione del sangue. Non è soggetta a muffe, acari, funghi e tarme, ed è anallergica. Le pieghe che si creano sono più dolci rispetto ad esempio a quelle che fa il lino e la vestibilità è più lunga. Inoltre la canapa è una coltura ecostenibile, che non danneggia l’ambiente, anzi lo aiuta. La canapa richiede quantità limitata d’acqua e e il suo ciclo di vita è abbastanza breve, circa tre mesi. Per la produzione di abbigliamento (calze, t-shirt, cardigan) la canapa viene usata spesso insieme ad altri materiali come cotone biologico e lana per dare maggiore morbidezza ed elasticità ai capi mantenendo però la forte resistenza data dalla canapa.