Civita. Tragedia del Raganello: una delle vittime è di Trebisacce

Quattro donne e quattro uomini sono morti nelle gole del Raganello a Civita (Cosenza) dove il torrente ingrossato dalle piogge delle ultime ore ha sorpreso e travolto un gruppo di escursionisti. Diciotto le persone che sono state tratte in salvo. Cinque i feriti: tra loro anche due minori, un bambino e una bambina. Quest’ultima è stata trasferita in ospedale a Cosenza in stato di ipotermia. Rimane l’incognita sui dispersi e si teme che vi possano essere anche diversi bambini. All’appello manca una guida residente in un paesino poco distante dalle gole: questo potrebbe significare che i gruppi interessati dalla piena siano stati due. Una delle vittime dell’ondata del torrente Raganello, è una ragazza di 24 anni di Trebisacce, in provincia di Cosenza. Uno dei feriti, invece, è un cittadino di nazionalità olandese che ha riportato la frattura del bacino. Ancora da recuperare, invece, i corpi delle altre vittime che, secondo quanto ricostruiscono i soccorritori, si troverebbero a diversi chilometri di distanza dal luogo nel quale sono stati travolti dalla piena. C’è incertezza sul numero di eventuali dispersi per l’impossibilità, allo stato, di sapere quante persone vi fossero nelle gole. Alle gole del Raganello, nel Parco del Pollino, infatti, si accede liberamente e non tutti si rivolgono alle guide che accompagnano i gruppi di escursionisti. Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo era composto da giovani che stavano partecipando a una visita all’interno dell’area caratterizzata da gole e canyon e si trovavano a monte del “Ponte del Diavolo”. Alcuni sono riusciti a raggiungere gli scogli. Nelle gole del Raganello, infatti, ci sono vari anfratti e speroni sui quali potrebbero essersi salvati alcuni degli escursionisti che si trovavano nella zona. L’acqua del torrente, intanto, dopo la piena del pomeriggio, sta lentamente calando. Il dirigente della Protezione civile Calabria, Carlo Tansi ha confermato le difficoltà di stabilire il numero di dispersi per l’impossibilità, allo stato, di sapere quante persone vi fossero nelle gole. Le ricerche andranno avanti per tutta la notte.