Taranto. Donato Maggi morto nel cementificio di Fanna

Infortunio mortale sul lavoro nel cementificio di Fanna (Pordenone). Donato Maggi, residente a Ragogna (Udine), ma originario di Taranto, è stato trovato senza vita all’interno dell’azienda pordenonese di proprietà della Buzzi Unicem. A scoprire quanto accaduto è stato un collega che ha visto il corpo dell’uomo in una cabina elettrica, dove stava operando. Immediata la richiesta di aiuto ma per Maggi non c’è stato nulla da fare. L’uomo era al primo giorno di lavoro, come interinale, per una ditta esterna, la Friul Montaggi Srl di Porpetto, specializzata proprio nell’assemblamento e nella manutenzione di attrezzature elettriche e meccaniche. Era arrivato di prima mattina, insieme al titolare e a un altro collaboratore. Al momento della tragedia era da solo nella stanza, dove stava allestendo una ‘zattera’ per spostare un macchinario. Sul posto, oltre al personale del 118, i Carabinieri di Spilimbergo e gli ispettori dell’Azienda sanitaria. L’ipotesi più accreditata è quella di una folgorazione fatale, ma per fare definitiva luce sulle cause della tragedia domani la Procura affiderà l’incarico per l’autopsia. Nel frattempo la salma, su disposizione del sostituto procuratore Monica Carraturo, è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale di Spilimbergo.