Roma. Emanuele Riggione uccide l’amica Elena Panetta

Ha ucciso la donna che lo ospitava da mesi. Emanuele Riggione voleva i soldi per comprare la cocaina. Al rifiuto di Elena Panetta l’avrebbe colpita più volte con una piccozza. A ricostruire l’accaduto sono stati gli investigatori. Sarebbe questo il motivo della lite sfociata nel femminicidio. La vittima Elena Panetta era una collaboratrice scolastica di 57 anni. Il suo corpo è stato trovato dai Carabinieri lunedì mattina per terra nel soggiorno della sua abitazione alla periferia di Roma. Per l’omicidio è stato arrestato Emanuele Riggione, un autotrasportatore di 42 anni, da qualche mese disoccupato, che si è costituito ai militari di Latina. Il quarantenne inizialmente aveva dichiarato di avere ucciso la compagna, poi avrebbe spiegato che la donna era un’amica che lo ospitava a casa da alcuni mesi. Il disoccupato avrebbe ricostruito di essere uscito dopo l’omicidio con l’auto della Panetta e dopo avere vagato diverse ore per Roma si sarebbe recato nella “sua terra” per farla finita ma poi ha cambiato idea. I Carabinieri sono entrati all’interno dell’appartamento al pian terreno di uno stabile di via Corigliano Calabro con l’ausilio dei vigili del fuoco. All’interno è stato trovato il corpo della donna di 57 anni con ferite alla testa.